Beccata la banda dei furti: sequestrati 7,5 chili di gioielli e 259 orologi VIDEO

Sono accusati di ricettazione e riciclaggio: i proventi dei furti li usavano per speculazioni immobiliari in Albania.

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Beccata la banda dei furti: sequestrati 7,5 chili di gioielli e 259 orologi.

Beccata la banda dei furti: sequestrati 7,5 chili di gioielli e 259 orologi

SESTO SAN GIOVANNI – Nelle province di Milano e Monza e Brianza, i militari della Compagnia di Sesto San Giovanni hanno eseguito un decreto di fermo del pm, emesso dalla Procura della Repubblica di Monza, nei confronti di 10 indagati (tutti di origine albanese), indiziati dei delitti di furto in abitazione, ricettazione, riciclaggio, detenzione e porto illegale di armi da fuoco.

In più, sono state denunciate in stato di libertà altre cinque persone coindagate. I provvedimenti dovranno essere convalidati dal gip del Tribunale di Monza.

Le indagini partite da Paderno Dugnano

Le indagini, avviate dalla Tenenza di Paderno Dugnano a gennaio e condotte insieme ai militari della Sezione Operativa della Compagnia di Sesto San Giovanni, hanno consentito di documentare l’esistenza di un gruppo criminale con al vertice quattro componenti di una famiglia albanese residente in Paderno Dugnano. Il gruppo è responsabile di numerosi furti in abitazione, detenzione e cessione abusiva di armi da fuoco provento di furto, riciclaggio di gioielli, utilizzo di depositi per posteggiare auto rubate di grossa cilindrata. Un volume di affari quantificato in circa 600mila euro che, secondo gli inquirenti, erano impiegati per speculazioni immobiliari in zone turistiche dell’Albania.

I sequestri dopo le indagini

Al termine delle indagini, sono stati sequestrati quasi 260mila euro in contanti, 7,5 chili di gioielli, orologi e oggetti d’oro, altri 259 orologi e gioielli di marca, diversi pezzi di numismatica e orologi da taschino da collezione. In più, il gruppo nascondeva tre bilancini di precisione usati dagli orafi e diversi reagenti. Aveva inoltre due auto Audi Rs3 e Rs4 con targhe clonate; due fucili con matricola risultati rubati, quattro pistole, anche queste con munizioni, e diversi tv, tablet e cellulari. I criminali si servivano inoltre di diversi arnesi da scasso ed effrazione, tra cui una fiamma ossidrica e due flessibili con dischi, oltre ad apparecchi che rilevano microspie e ricetrasmittenti.

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