Banda da Palermo a Milano per rapinare banche: il covo a Rozzano VIDEO

A Rozzano venivano ospitati per il tempo utile alla pianificazione e realizzazione di ogni singolo colpo.

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Banda da Palermo a Milano per rapinare banche: il covo a Rozzano.

Banda da Palermo a Milano per rapinare banche: il covo a Rozzano

ROZZANO - La polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque rapinatori di origine palermitana, responsabili di 3 rapine, più un tentativo non andato in porto, ai danni di istituti bancari di Milano nei mesi di maggio e agosto 2019.

Le indagini della Squadra Mobile di Milano

Le indagini, condotte dai poliziotti della Squadra Mobile di Milano, con la collaborazione dei colleghi di Palermo, hanno ricostruito ruoli e modus operandi del gruppo criminale. Gli approfondimenti hanno individuato il covo della banda in un appartamento di Rozzano, dove venivano ospitati i vari componenti della banda per il tempo utile alla pianificazione e realizzazione di ogni singolo colpo.

Taglierini per minacciare durante le rapine

I malviventi utilizzavano taglierini come arma per minacciare impiegati e clienti che venivano bloccati fino all’apertura dei caveau e, in più occasioni, hanno fatto ricorso all’uso di mastice per non lasciare impronte digitali.

Nel corso della rapina in via Washington del 7 agosto 2019, i delinquenti hanno utilizzato delle fascette da elettricista per bloccare le persone all’interno della banca e, in più occasioni, hanno fatto ricorso al mastice“Attack” per coprire i polpastrelli delle dita e non lasciare le loro impronte digitali.

Gli arrestati

G.A., nato a Palermo nel ‘76, “il pianificatore, esecutore e palo”, domiciliato a Rozzano (MI), sfruttava la sua conoscenza del territorio per studiare i vari istituti bancari e designava gli obiettivi da colpire. Aveva affittato un appartamento in cui viveva e che usava come covo per ospitare in maniera riservata ogni rapinatore trasfertista che veniva assoldato per compiere le singole rapine. Durante l’esecuzione dei colpi utilizzava un’auto per portare i rapinatori sugli obiettivi, fungendo da palo. Nel corso dell’indagine è emerso che G.A. avrebbe voluto prendere parte a una rapina attivamente, entrando in banca. E infatti, l’8 ottobre 2019, viene arrestato in flagranza di reato durante un tentativo di rapina alla filiale Ubi Banca di Busto Arsizio (Varese).

M.L., nato a Palermo nel ‘75, “l’esperto rapinatore”, aveva messo a disposizione del gruppo criminale la sua esperienza di rapinatore di banche; utilizzando dei documenti di identità falsi, per rendere invisibili i suoi spostamenti, raggiungeva il capoluogo milanese quando erano stati designati gli obiettivi da colpire. Prima di ogni colpo, eseguiva lui stesso gli ultimi sopralluoghi in cui studiare in ogni minimo particolare la rapina.

G.I. nato a Palermo nel ‘77, “il complice fidato”, veniva assoldato come compagno affidabile: nelle due rapine a Milano in via Friuli e in via Washington a luglio 2019 ha agito con M.L.

S.M., classe ’69 e V.LC. classe ’75, entrambi di Palermo, sono stati assoldati direttamente da G.A. per le rapine alla UBI Banca di via Washington il 7 agosto 2019 e per la rapina alla Ubi Banca di via Friuli il giorno precedente.

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