Bambini travolti da auto pirata, la solidarietà dei cittadini in aiuto della famiglia
I ricordi di chi ha assistito alla scena, ancora sotto choc: "Non dimenticherò mai quelle immagini".
Bambini travolti da auto pirata, la solidarietà dei cittadini in aiuto della famiglia.
Bambini travolti da auto pirata, la solidarietà dei cittadini in aiuto della famiglia
BUCCINASCO – L’immagine del passeggino piegato dalla violenza della macchina, accartocciato, con la protezione dal sole strappata e schizzata a dieci metri di distanza dalle ruote, è ancora negli occhi di chi ha assistito a una scena che non dimenticherà mai.
L'assessore Guastamacchia sul luogo al momento dell'incidente
L’assessore di Buccinasco Emilio Guastamacchia si è trovato davanti i quattro bambini stesi sull’asfalto, con le mani al volto, piene di sangue, e il pianto a dirotto. Era in sella alla moto che ha posizionato di traverso, in orizzontale, per impedire alle macchine di passare e obbligarle a fermarsi. Si è precipitato sulla bambina di sei anni, “l’ho vista stesa per terra, l’ho accompagnata a sedersi sul marciapiede, le ho detto di stare tranquilla, che non era successo nulla – racconta ancora sotto choc Guastamacchia –. Ho visto la sorella e il fratellino sdraiati sull’asfalto. In quel momento sono accorse tante persone, ognuna voleva fare qualcosa, aiutare”.
La solidarietà di chi si è trovato in quel tragico momento
Guastamacchia ha preso tra le braccia la bambina e ha continuato a dirle che andava tutto bene. Due metri più avanti, i singhiozzi della seconda bambina, anche lei con una ferita al volto: l’impatto con l’asfalto le ha provocato una lesione sul viso che i passanti hanno tamponato con i fazzoletti. Un anziano è rimasto fino all’ultimo vicino al ferito più grave, un bimbo di cinque anni che non smetteva di piangere e chiamare la mamma. L’uomo si è inginocchiato e gli è rimasto accanto, lo accarezzava, gli diceva che stavano arrivando i soccorsi, di non preoccuparsi. La mamma, travolta dalla macchina, zoppicava scalza facendo avanti e indietro per controllare i suoi figli e la nipotina di un anno che, per fortuna, non ha riportato gravi ferite: il passeggino l’ha protetta, in qualche modo, da una fine drammatica.
“Poteva ammazzarli tutti"
“Poteva ammazzarli tutti, poteva ammazzarli tutti”, continuava a ripetere chi ha assistito alla scena. Una comunità che si è riversata in strada, scesa dai palazzi, che ha fermato le macchine, che ha diretto il traffico in quella manciata di minuti dall’arrivo delle forze dell’ordine, degli agenti della polizia locale guidati dal comandante Matteo Lai, che hanno iniziato i rilievi e consentito ai soccorsi di operare in sicurezza. Dei carabinieri di Buccinasco del comandante Vincenzo Vullo, che hanno raccolto tutti i dati e la cosa più importante: la testimonianza di un ragazzo che ha avuto la prontezza di segnare la targa di quella Alfa Mito blu scura, guidata dal pirata 28enne che si è dato alla fuga dopo aver quasi provocato una strage.
Bambini travolti da auto: Il testimone "essenziale"
Il ragazzo ripeteva ad alta voce lettere e numeri, per condividerle con chi era presente, per ricordarsela tutti la targa di quella macchina che non si è fermata. “Era un inferno – ricorda Guastamacchia –, i bambini urlavano e piangevano, la mamma era disperata, stava in piedi a stento, gridava ‘ci ha travolti, è scappato’. Poi le sirene, i soccorsi, i bambini che non smettevano di piangere, che si tenevano le mani alla testa, che chiamavano la mamma, 29 anni, rimasta anche lei ferita nell’impatto violento. Momenti che non ti aspetti mai di vivere”.
Una comunità solidale
Attimi di paura, panico, dove la comunità si è dimostrata solidale, con la voglia di aiutare, di fare qualcosa, di tendere una mano a una famiglia disperata. Poi i soccorritori hanno scongiurato il peggio: ferite importanti, soprattutto per il bambino di 5 anni, ma per fortuna nessuno si trova in pericolo di vita. Il pirata è stato preso in meno di un’ora dai carabinieri: ora è ai domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida. Chi ha soccorso i bambini e la mamma è rimasto fino all’ultimo per sincerarsi che l’ambulanza li portasse via, che il personale medico li prendesse in cura. E la gente che ha riempito la strada continuava a chiedersi solo una cosa: “Come stanno i bambini?”, come se in quella situazione drammatica, con una tragedia sfiorata, quei piccoli fossero tutti figli di tutti.
Francesca Grillo
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