fermato in zona quarto oggiaro

Arrestato a Milano il trapper Niko Pandetta con le accuse di spaccio ed evasione

Il trapper è stato trovato in giro per la città in possesso di 12mila euro in contanti

Arrestato a Milano il trapper Niko Pandetta con le accuse di spaccio ed evasione
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Dopo la sentenza emessa a Catania la scorsa settimana, il trapper Niko Pandetta non risultava più reperibile e questa mattina è stato rintracciato e arrestato a Milano. La condanna che dovrà scontare è di 4 anni e mezzo di detenzione per spaccio ed evasione.

Arrestato il trapper Niko Pandetta

MILANO - L'arresto è avvenuto in un bed and breakfast di via Michetti, in zona Quarto Oggiaro. In passato i suoi concerti sono stati vietati, anche a Milano, proprio per l'esaltazione esplicita nelle sue canzoni del mondo della criminalità organizzata. Il 12 ottobre la Procura di Catania aveva emesso l'ordine di carcerazione di Pandetta. Non appena constatato che il cantante non era nella sua abitazione, ha avvertito gli agenti della questura di Milano, informandoli della possibile presenza in città. Dopo i primi accertamenti, gli agenti hanno individuato una possibile abitazione in cui poter rintracciare Pandetta e hanno tenuto sotto osservazione il bed and breakfast.

Il momento dell'arresto

Alle 8 di questa mattina i poliziotti, appostati da un'ora, hanno visto uscire dall'edifico di via Michetti il trapper, con la testa coperta dal cappuccio e in compagnia di un uomo. I due sono poi saliti a bordo di un'auto che li aspettava, guidata da una terza persona. Solo dopo aver avuto la certezza che fosse Pandetta, gli agenti hanno fermato i tre uomini all'incrocio tra via Lessona e via Aldini, sempre in zona Quarto Oggiaro, mentre erano fermi al semaforo. L'autista è risultato essere un italiano mentre l'altro passeggero, un albanese e con precedenti per falso, ha dichiarato essere il manager di Niko. La posizione dei due accompagnatori è al vaglio degli inquirenti.

Sarebbe tornato a Catania

Pandetta era consapevole del mandato di arresto emesso dalla Procura di Catania lo scorso 12 ottobre e lo aveva pubblicizzato anche sui suoi canali social. Una volta fermato e trovato in possesso di 12 mila euro in contanti, il trapper ha dichiarato di essere a Milano per firmare un contratto e che poi sarebbe tornare a Catania, dove ha la residenza, come già dichiarato in alcuno post sui social in cui mostrava anche i locali milanesi che frequentava.

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