Arrestata la banda dei furti in appartamento, ecco come sceglievano le case da svaligiare VIDEO

Una banda di georgiani ben organizzata che metteva segnali precisi sulle porte delle vittime.

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Arrestata la banda dei furti in appartamento, ecco come sceglievano le case da svaligiare.

Arrestata la banda dei furti in appartamento, ecco come sceglievano le case da svaligiare

MILANO – Una banda di georgiani specializzata in furti in appartamento, in particolare nei quartieri Sempione, Città Studi e in paesi dell’hinterland milanese.

La polizia, coordinata dalla Procura, ha dato esecuzione a un provvedimento di fermo di indiziato di delitto disposto dal pm Francesca Crupi e dal procuratore aggiunto Laura Pedio. Gli uomini della 2^ sezione della Squadra Mobile di Milano hanno rintracciato cinque componenti del gruppo nelle rispettive case, mentre due sono stati intercettati all’interno del parco di piazza Aspromonte (zona Sempione), solito luogo di ritrovo del gruppo di georgiani. All’esito delle perquisizioni, i malviventi sono stati trovati in possesso di chiavi alterate e grimaldelli, gioielli in oro e 9mila euro in contanti. La svolta nelle indagini c’è stata anche grazie all’intervento degli esperti della polizia scientifica che, nel corso di un sopralluogo, ha trovato un’impronta utile riconducibile a uno degli indagati.

Le indagini

I servizi di pedinamento e controllo degli indagati, l’analisi delle conversazioni telefoniche e ambientali intercettate sulle utenze e sulle auto monitorate e in uso alla banda, hanno evidenziato un protocollo operativo ben organizzato, una scelta meticolosa degli appartamenti da derubare, una distribuzione operativa dei compiti tra sodali, una professionalità singolare nell’apertura delle porte d’ingresso con utilizzo di chiavi alterate o grimaldelli. La banda effettuava accurati sopralluoghi e posizionava segnali distintivi sulle porte degli appartamenti individuati, come un filtro di sigaretta o un frammento di bottiglia di plastica. Se i segni erano spariti il giorno successivo, significava che la casa era abitata e quindi era meno facile accedervi. In caso contrario, la banda entrava in azione. Alcuni dei componenti si posizionavano fuori dagli appartamenti, con il ruolo di palo, verificando, una per una, che all’interno delle auto in sosta non ci fossero agenti.

Il ricettatore del gruppo

Nel corso dell’attività investigativa è emersa anche la figura di un cittadino egiziano residente in viale Monza che dalle attività tecniche è risultato essere il ricettatore del gruppo criminale. I georgiani portavano la refurtiva al ricettatore che la acquistava in cambio di denaro contante. Nei suoi confronti è stato eseguito un fermo di indiziato di delitto di iniziativa della polizia giudiziaria, all’esito di una perquisizione domiciliare durante la quale sono stati trovati e sottoposti a sequestro monili in oro e argento posizionati nelle scatole dei surgelati in freezer, oltre a orologi e denaro per un totale di circa 15mila euro.

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