Aggressione all'arbitro, il sindaco Errante: "Squalifica giusta"
Intervenuti sulla vicenda il sindaco Errante e l'assessore Pennati.
Aggressione all'arbitro, il sindaco Errante: "Squalifica giusta".
Aggressione all'arbitro, il sindaco Errante: "Squalifica giusta"
CORSICO – Sulla pesante squalifica che ha riguardato un mister e un giocatore del Corsico Red Devils è intervenuto anche il sindaco Filippo Errante: “Ho appreso dai giornali che un allenatore e tre giocatori di Corsico sono stati squalificati per quasi tre anni dopo aver aggredito un arbitro durante una partita del Campionato di seconda categoria.
Il commento di Errante
"Ha fatto bene il giudice sportivo. Ritengo, infatti, doveroso ricordare l’importanza dello sport come valore, capace di insegnare alle giovani generazioni il rispetto dell’avversario, di chi deve giudicare, dei propri compagni di squadra. Se manca tutto questo non si può parlare di sport. La competizione si disputa in campo con le regole che si è deciso di condividere”.
Pennati: "Intendo convocare tutte le società sportive"
Sull’episodio, anche l’assessore allo Sport Amos Pennati che si dice amareggiato per quanto accaduto, evidenziando che “lo sport deve essere soprattutto educazione e rispetto. Si tratta di un caso isolato, che però non vogliamo sottovalutare. Intendo convocare tutte le società sportive corsichesi per valutare insieme un percorso di sensibilizzazione, rivolto alle famiglie, ai giocatori e a chi riveste un ruolo nelle squadre. Perché ogni forma di violenza, sia fisica sia verbale, non deve mai essere confusa con lo sport”.
Quanto riportato dalla comunicazione ufficiale
A carico del mister
L’episodio è accaduto durante lo svolgimento di una partita di Seconda Categoria contro il Freccia Azzurra di Gaggiano e, secondo quanto si apprende dal documento redatto dall’arbitro e pubblicato dalla FIGC, Delegazione Provinciale di Milano (Lega Nazionale Dilettanti), “a fine gara, entrato sul terreno di gioco, l’allenatore tratteneva l’arbitro per la divisa consentendo così a un proprio calciatore di raggiungere l’arbitro e colpirlo violentemente con la mano sul petto. Sanzione aggravata in quanto l’atto commesso non è dovuto a un’azione impetuosa e incontrollata ma deriva da volontà di arrecare, sia pure indirettamente, danni alla persona”. Questo per quanto riguarda il mister, che ha ricevuto una squalifica fino al 30 giugno del 2020.
A carico di tre giocatori
Un altro giocatore, sempre del Corsico, ha ricevuto una squalifica per quattro gare effettive per “condotta irriguardosa nei confronti dell’arbitro, unitamente a spinte con una mano”, si legge sempre sul documento ufficiale. Un secondo calciatore, poi, “a fine gara rivolgeva all’arbitro frasi offensive e minacciose colpendolo violentemente per tre volte con il palmo della mano sul petto procurandogli momentaneo dolore. In serata il direttore di gara si recava presso il pronto soccorso dove gli veniva diagnosticata contusione sternale con prognosi di cinque giorni. Le radiografie non evidenziano rime di frattura. Il comportamento sopra riportato – prosegue il documento – configura una condotta violenta da parte di un tesserato, condotta che rientra tra quelle che, tra l'altro determinano l'applicazione delle sanzioni previste dal C.U. della FIGCn. 104/A del 2014” (squalifica per il giocatore fino al 31 marzo 2020). Un terzo giocatore (squalificato fino al 30 giugno 2019) “a fine gara, nei pressi dello spogliatoio, lanciava con forza una spazzola contro l’arbitro, non colpendolo ma sfiorandogli il volto. Rivolgeva inoltre al direttore di gara frasi gravemente minacciose e offensive”. Tutto questo secondo la Comunicazione Ufficiale.
La posizione della società sportiva
Giocatori e sostenitori della società sportiva hanno invece commentato, sui social, che la loro versione dei fatti è molto diversa da quanto spiegato nel referto. La società sportiva, che può fare ricorso al provvedimento, tuttavia ha deciso di non dare alcuna smentita, “affinché la situazione processuale e l’accertamento della verità non sarà completa. Siamo sempre in prima fila a condannare la violenza. Allo stato dei fatti e con un ricorso pendente chiediamo di evitare sentenze affrettate. Il nostro staff legale valuterà gli eventuali illeciti riguardo a eventuali diffamazioni. Replicheremo nelle sedi opportune”.
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Francesca Grillo
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