Cronaca

"Siamo puntini di luce nella notte", addio al poeta Fabio Amato

“Una persona perbene, che ci ha insegnato la gentilezza, l’educazione. Un animo sensibile che riusciva a cogliere le sfumature della vita"

"Siamo puntini di luce nella notte", addio al poeta Fabio Amato
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"Siamo puntini di luce nella notte", addio al poeta Fabio Amato.

"Siamo puntini di luce nella notte", addio al poeta Fabio Amato

CESANO BOSCONE – “Una persona perbene, che ci ha insegnato la gentilezza, l’educazione. Un animo sensibile che riusciva a cogliere le sfumature della vita. Nelle tue poesie si respira l’amore per la natura, per le tue origini, per le emozioni. Un onore averti conosciuto”, scrive un’amica ricordando Fabio Amato, il poeta milanese recentemente scomparso a 55 anni.

Raramente mi è capitato di vedere una persona così attenta e sensibile

“Nelle tue poesie c’è l’infinito di un uomo infinito”, aggiunge un’altra amica a cui fa eco il sindaco Simone Negri: “Una terribile notizia: la scomparsa di Fabio Amato, animatore culturale della Sala della Trasparenza con le sue belle poesie. Lo stesso amore per l'umanità che traspariva nei suoi versi era quello che Fabio dedicava agli ospiti della Sacra Famiglia, dove lavorava come educatore: raramente mi è capitato di vedere una persona così attenta e sensibile a quelle esistenze fragili. Anche quella era poesia.

"Grazie. Non ti dimenticherò, ci hai insegnato tanto"

Fabio cade con la dolcezza di una foglia, lui così premuroso verso gli altri non ha chiesto nulla per sé, non ha scomodato nessuno, ha sempre minimizzato il suo male: se ne va in silenzio con tutta la sfortuna di una malattia tanto aggressiva quanto incredibile”. “Anche negli ultimi mesi – ricorda Negri –, nonostante una condizione di salute sempre più precaria, ci ha tenuto a impegnarsi: non si è certo risparmiato al lavoro, ha continuato la sua fremente attività poetica, si è pure impegnato nelle scorse elezioni amministrative, pur non essendo cesanese e non avendo velleità, solo per dare una mano. Quando ci siamo incontrati per la candidatura, di fronte ai miei dubbi per il suo stato di salute - "Fabio, non sentirti obbligato, eh" - mi ha detto: "Non ti preoccupare! Bisogna sempre testimoniare i propri valori, soprattutto in questo momento, mi fa sentire vivo". Grande Mahatma. Grazie. Non ti dimenticherò, ci hai insegnato tanto”.

"Forse questo siamo: puntini di luce nella notte”

Una sensibilità unica, attenta al prossimo, Fabio era capace di assorbirne dolori e riflessioni, di occuparsi degli ultimi, di tendere la mano, con rara intelligenza, professionalità e animo buono. Laureato in Pedagogia nel 1989 ha intrapreso la professione di educatore nel 1991. I suoi versi hanno spaziato da tematiche sociali fino a profonde riflessioni intime. Come poeta ha vinto numerosi premi e riconoscimenti, anche internazionali, per i suoi libri intensi. Lo ricordiamo con alcuni dei suoi versi: “Siderali frammenti, giallo sbiadito dei ricordi, microscopici filamenti di tempo, i nostri ricordi. Incomunicabilità. Piangere dentro, sentire la lama piegare l’anima, linguaggio incomprensibile i nostri silenzi, le nostre fughe lungo scogli sommersi, le emozioni soffocate nell’oblio dell’umano peregrinare. Forse questo siamo: puntini di luce nella notte”.

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