Accoltellò 6 persone al Carrefour di Assago, il giudice: "pentimento limitato e strumentale"
Per il giudice il suo comportamento è stato delirante, ma l'uomo era capace di intendere e di volere
Quasi vent'anni di carcere più tre anni di libertà vigilata: è la condanna per l'uomo che accoltellò sei persone ad Assago, provocando la morte di un dipendente del supermercato. Secondo il giudice l'uomo era capace di intendere e di volere.
Accoltellò 6 persone al Carrefour di Assago
ASSAGO - Il 27 Ottobre 2022, nel centro commerciale Milanofiori di Assago, si è verificato un tragico e folle episodio di violenza. Andrea Tombolini, un uomo di 46 anni, è entrato nel supermercato Carrefour con l'intenzione di "rompere un po' di cose" e colpire chiunque gli si parasse davanti.
Spinto da una profonda sofferenza interiore, Tombolini ha accoltellato a caso le persone che incontrava nei corridoi del supermercato, ferendo gravemente Luis Fernando Ruggieri, un dipendente del centro commerciale, e altre tre persone. Fortunatamente, il suo attacco è stato fermato da un eroico individuo che è riuscito ad immobilizzarlo.
Un gesto d'invidia
Come racconta il Corriere, il motivo di tale violenza, secondo il racconto dell'aggressore, è stato l'invidia che provava nei confronti delle persone che sembravano felici, a differenza di lui che si sentiva tormentato dall'infelicità.
La giudice dell'udienza preliminare, Silvia Perrucci, nel motivare la sua sentenza di 19 anni e 4 mesi di reclusione per Tombolini, ha sottolineato che sebbene il suo comportamento fosse delirante, era coerente con la sofferenza che stava provando a causa dei suoi disturbi fisici e mentali, come problemi allo stomaco.
"Pentimento limitato e strumentale"
Gli esperti psichiatri, interrogati dalla giudice, hanno confermato che Tombolini era una persona fragile e che la sua condizione psicologica aveva contribuito alle sue azioni violente. Tuttavia, hanno anche chiarito che la sua fragilità non era così intensa da considerarlo completamente incapace di intendere e volere.
La giudice ha sottolineato che le sue azioni sono state estremamente gravi e che il pentimento esposto da Tombolini durante l'udienza è stato limitato e strumentale, non dimostrando una reale comprensione critica delle sue azioni. Pertanto, non sono state riconosciute attenuanti nella sua condanna.
La condanna
Nonostante la sentenza, Tombolini non sarà rilasciato immediatamente dopo aver scontato la pena di 19 anni e 4 mesi. Sarà invece sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata per altri 3 anni. Questa decisione è stata presa sulla base della perizia psichiatrica, che ha diagnosticato disturbi psicologici in Tombolini, rendendo necessaria la sua custodia in una comunità vigilata di cura nel Nord Italia.
La difesa di Tombolini, rappresentata dall'avvocato Daniela Frigione, riproporrà la questione dei suoi disturbi psicologici in appello, contestando la tesi della capacità di intendere e volere dell'aggressore al momento dei fatti.