PRESIDIO A MILANO

A Milano oltre mille persone in piazza contro la guerra tra Russia e Ucraina: le immagini

L'organizzazione anche questa volta è stata lampo: all'appuntamento delle 18 hanno risposto oltre un migliaio di persone.

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A Milano oltre mille persone in piazza contro la guerra tra Russia e Ucraina: le immagini.

A Milano oltre mille persone in piazza contro la guerra tra Russia e Ucraina: le immagini

MILANO - Manifestazione a Milano contro la guerra tra Russia e Ucraina: le prime immagini. L'organizzazione anche questa volta è stata lampo: la manifestazione ha preso il via alle 18 di oggi, 24 febbraio in piazza della Scala. (foto by Giordana Liliana Monti)

Manifestazione a Milano contro la guerra tra Russia e Ucraina: le prime immagini

Come riportano i nostri colleghi di Prima Milano, una partecipazione davvero notevole per una manifestazione organizzata in pochissime ore. Sono almeno un migliaio le persone che si sono ritrovate a partire da questo pomeriggio in piazza della Scala per manifestare contro l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Ad organizzare il presidio i sindacati Cgil, Cisl e Uil. Una grande bandiera dell’Ucraina gialla e blu è stata srotolata al centro della piazza, sorretta da cittadini ucraini, russi e italiani insieme, mentre decine di bandiere arcobaleno della pace sono sventolate insieme a quelle dei sindacati.

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Tra le immagini che rimarranno nella memoria di chi oggi era in piazza della Scala non può mancare quella di questo nonno impegnato a sistemare per bene sul petto del nipotino un cartellone che cita "A me la guerra non piace... neanche a mio nonno".

 in piazza contro guerra

Bandiere, cartelli, cori: l'obiettivo è solo la pace

Questa mattina la notizia della guerra tra Russia e Ucraina ha fatto sobbalzare tutti. A Milano già da prima di pranzo sono iniziate le mobilitazioni da parte dei cittadini ucraini residenti in città, presentatisi davanti al consolato. La situazione è tesa, le persone sono preoccupate, in tanti chiedono un aiuto anche dall'Italia. Sono state oltre un migliaio le persone presenti: la bandiera arcobaleno, prezzemolo a quasi ogni manifestazione, questa volta fa purtroppo da regina. Il messaggio è chiaro in quattro lettere: pace.

Tra i manifestanti, oltre alle sigle sindacali, ai Sentinelli, Anpi e all'Arci, svettano bandiere arcobaleno e cartelli che associano Putin a un dittatore. Con l'inizio della manifestazione arrivano anche diversi giovani ucraini che non parlano italiano ma che mostrano con orgoglio cartelli contrari alla guerra. Nel loro sguardo, ostinato e stanco, tutta la rabbia per ciò che sta succedendo a casa loro, alle loro famiglie, ai loro amici.

Non mancano anche manifestanti russi, che mostrando solidarietà ai presenti ucraini non perdono l'occasione per ricordare che Russia non equivale a Putin, che loro la guerra non la vogliono, che sono in piazza in Italia per urlare anche da lontano la necessità di mantenere un equilibrio pacifico tra le due nazioni.

Una donna, mentre fa un video ai cartelli alzati dalla folla, piange e si sfoga in lingua ucraina con le giovani ragazze che li tengono in mano e che cercano con difficoltà di consolarla, di farla sentire meno sola.

Ma oggi, qui in piazza della Scala, soli non si può stare: è piccola, è vero, ma i manifestanti si riversano in strada, arrivano a flotte dalla Galleria Vittorio Emanuele. I passanti incuriositi si fermano ad ascoltare i discorsi, a scattare foto, a sentire storie.

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Manifestazione in piazza della Scala alle 18

La mobilitazione social, come sempre, non tarda ad arrivare: è stato organizzato per le 18 di oggi, 24 febbraio 2022, un presidio in Piazza della Scala a Milano per manifestare contro la guerra appena scoppiata.

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Ore di estrema angoscia e paura"

Secondo Fabio Prevedello, referente dell'associazione Italia-Ucraina Maidan, gli ucraini in Italia "stanno vivendo ore di estrema angoscia e paura". Uno stato d'animo che tocca anche la comunità di Milano che nel 2021 contava 8.312 persone.

"Ci sono nostri connazionali che non sanno come rientrare perché lo spazio aereo è chiuso e non ci sono trasporti ferroviari. Ci sono ucraini che vivono in Italia da 10-15 anni che erano a casa per trovare i genitori, ma ora dovranno attraversare di corsa l’Ucraina in macchina per cercare di tornare in Unione Europea", dichiara sempre a Mianews Prevedello che parla di "profondi bombardamenti su tutte le grandi città ucraine, le infrastrutture militari e gli aeroporti civili".

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