23enne a processo per tre stupri, condanna a 8 anni
L'ultimo episodio nel settembre del 2018 quando violentò una ragazzina di 16 anni.
23enne a processo per tre stupri, condanna a 8 anni.
23enne a processo per tre stupri, condanna a 8 anni
La sentenza per Domenico Zamattio è arrivata ieri. L’episodio per cui si sono aperte le porte del carcere risale a settembre 2018, quando violentò una ragazzina di 16 anni.
A processo, 23enne condannato
Otto anni e due mesi per Domenico Zamattio, il giovane di 23 anni finito a processo per tre stupri. Una pena dura quella inflitta dal giudice del tribunale di Busto Arsizio Luisa Bovitutti e più alta anche della richiesta del pm che aveva chiesto sette anni. Al giovane, difeso dall’avvocato Niccolò Luoni, che aveva scelto di essere giudicato con rito abbreviato il gup non riconosciuto le attenuanti generiche.
Sei mesi all’ex fidanzata
A processo con il ragazzo c’era anche l’ex fidanzata di Turate, Sara Francese, difesa dall’avvocato Andrea Febbraro, se l’è cavata con sei mesi e i benefici della sospensione e non menzione. Era accusata di violenza privata. Secondo gli inquirenti infatti la giovane era al corrente dei comportamenti del ragazzo e anche delle violenze. I legali ora aspettano le motivazioni e quindi decideranno se fare ricorso.
Settembre 2018
L’episodio per cui il giovane, che all’epoca risiedeva a Rovello Porro, è stato arrestato risale al 23 settembre ed è avvenuto alla stazione di Saronno Sud dove si era consumata la violenza nei confronti di una ragazzina di 16 anni. Era una domenica pomeriggio e la studentessa stava viaggiando sul treno regionale Seregno-Saronno per fare ritorno a casa. Sullo stesso treno però c’era anche Zamattio che aveva puntato la sua vittima.
La dinamica
Le si avvicinò e con la scusa di averla già vista la minacciò dicendole di avere in tasca un coltello e una pistola. Quindi la costrinse a scendere alla fermata, la obbligò a seguirlo e in un angolo nascosto mise in atto la violenza. Riprese tutto con il cellulare e poi la minacciò di non raccontare nulla di quanto accaduto altrimenti avrebbe diffuso il video e ucciso la famiglia. La ragazza però raccontò tutto ai genitori e la sera stessa trovò il coraggio di riferire tutto ai carabinieri della Compagnia di Saronno che avviarono immediatamente le indagini che si conclusero con l’arresto del giovane. Ma quello che è emerso nel corso dei mesi è che quello avvenuto a Saronno Sud non era stato un caso isolato.
I precedenti
Ben presto vennero a galla altre verità e altre vittime trovarono la forza di denunciare e rivolgersi ai carabinieri della Compagnia di Saronno, guidata dal capitano Pietro Laghezza. I carabinieri infatti riuscirono a risalire ad altri episodi. A settembre del 2016, a Gerenzano, Zamattio violentò una 24enne, accadde al parco del Fontanile, Zamattio la convinse ad apparsi con lui e poi sotto la minaccia di un coltellino abusò di lei. Nello stesso anno e sempre Gerenzano una nuova vittima, una studentessa da poco maggiorenne.
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