Il camino, un vero pezzo d’arredo per la casa
La sua storia affonda le radici del XVII secolo, dagli esempi imponenti nello stile di Luigi XIV fino alla rivoluzione dell'Art Nouveau
Il camino è un vero pezzo d’arredo. Cosa c’è di più elegante e magico di un camino antico che conserva il fascino di vere opere d’arte? Tanto che il mercato antiquario si sta specializzando sempre di più sul tema. La sua storia segue più o meno da vicino quella del mobile antico e, per individuare questa evoluzione, vengono usate le stesse denominazioni dei vari stili che si sono succeduti nel corso dei secoli: Luigi XIV, Luigi XV, Luigi XVI, Impero, fino al Napoleone III e al periodo cosiddetto Liberty o Art Nouveau.
Il camino, le sue prime tipologie
Le prime tipologie del camino ancora conservate in alcuni castelli o dimore medievali avevano grandi dimensioni. Erano di pietra locale e occupavano a volte anche l’intera superficie di una parete di un grande salone, recando lo stemma della famiglia sulla cappa. Nessuno di questi grandi camini è reperibile sul mercato. Ma da questi primi grandiosi esempi abbiamo un’evoluzione verso le dimensioni più discrete del Luigi XIV e quindi una diffusione maggiore di camini nei palazzi e nelle ville della nobiltà. La pietra comunque, rimane il materiale primario per i camini fino al XVII secolo; in seguito esisterà ancora, ma sarà dapprima affiancata e poi superata dall’uso del più nobile ed elegante marmo, usato in tutte le sue magnifiche variazioni, dal tradizionale bianco italiano delle Alpi Apuane, fino ai rari e preziosi marmi africani dalle spettacolari colorazioni e irripetibili venature.
Lo stile dei camini in pietra
Lo stile dei camini in pietra, quasi sempre di provenienza italiana, è assai semplice. Le spalle o montanti laterali sono scanalati o con terminazioni a forma di zampa di leone, altrimenti possono essere lisci negli esempi più rustici di provenienza periferica. Esistono comunque camini antichi sempre in pietra ma dalle decorazioni assai più eleganti: ve ne sono soprattutto in Veneto dove a volte la pietra fu lavorata fino a riprodurre sui montanti laterali tralci di fiori o foglie che alleggerivano l’immagine complessiva della struttura. Ovviamente esiste un mercato dei camini e un pezzo di questi è tanto più di valore, quanto più conserva le proprie componenti originali.
Risale all’inizio del XVIII secolo, è caratterizzato dall’uso dominante del marmo, ma con dimensioni ancora più ridotte del Luigi XIV.
La cornice
La cornice è resa ora arcuata e decorata da fregi di ispirazione naturale: troviamo così un trionfo di conchiglie, fiori e foglie giustapposte con la più delicata asimmetria. L’effetto di questo stile è particolarmente elegante e ben si adatta agli arredi più raffinati. La maggior parte degli esempi Luigi XV presenti sul mercato antiquario sono però di origine francese, come i marmi utilizzati, in quanto lì fu più diffusa che non in Italia la tradizione di porre un camino per ogni stanza. In Italia, invece, era diffuso far costruire il camino di rappresentanza nella sala di parata e raramente veniva previsto in altre stanze. E’ oggi considerato il più elegante e sobrio nella storia delle arti decorative. Le forme diventano più dritte e richiamano le strutture architettoniche delle facciate dei palazzi. Nasce un gusto neoclassico caratterizzato da marmi chiari di provenienza italiana.
Il mercato antiquario
In questo stile è ancora possibile trovare sul mercato antiquario esempi di camini italiani. Riconoscibili per l’eleganza delle linee e per l’uso, a volte misto, di marmi pregiati. La decorazione è data così principalmente dalla scelta del prezioso materiale. Anche se la colonna scanalata o l’architrave che riprende le linee di un frontone architettonico, sono elementi caratteristici di questo stile. E’ comunque facile trovare sul mercato anche camini Luigi XVI di provenienza francese. Questi si riconoscono per uno stile più elaborato rispetto agli esempi italiani. Le quotazioni dei camini francesi si mantengono in genere sempre più basse rispetto a quelle dei corrispondenti camini italiani a causa dell’elaborazione stilistica meno raffinata e della facile reperibilità sul mercato antiquario.
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