Caldaia a condensazione o a biomassa?
Che cosa scegliere? Occhio a emissioni e rendimenti
Caldaia a condensazione o a biomassa? Facciamo conoscenza con la prima: presenta un sistema di raccolta e allentamento della condensa e può essere associata ai pannelli solari termici. Inoltre oggi le caldaie a condensazione hanno anche il vantaggio di riuscire ad ottenere dei rendimenti altissimi tramite l’impiego di un sistema che recupera il calore latente di condensazione del vapore acqueo prodotto dai fumi. Tali caldaie riescono a limitare le emissioni di monossido di carbonio e quelle di ossidi di azoto fino al 70% rispetto agli impianti tradizionali. Passiamo poi alle caldaie a biomassa: queste utilizzano legno, pellet, mais e tritumi vari.
Caldaia a condensazione o a biomassa?
Così facendo le emissioni nell’ambiente sono limitate, raggiungendo comunque elevati rendimenti. Parliamo di un risparmio compreso fra il 20% e il 50% rispetto ai sistemi tradizionali a gas metano e gasolio. Possono essere utilizzate sia per il riscaldamento che per la produzione di acqua calda. Con il termine «biomassa» si intende «la frazione biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui di origine biologica provenienti dall’agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali), dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, comprese la pesca e l’acquacoltura, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani».
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