Bioarredamento, alla scoperta delle nuove frontiere dell’abitare
La sensibilità intorno alle tematiche ambientali è in crescita. Parliamo quindi di bioarredamento applicato al sistema-letto
Bioarredamento, sale l’attenzione. Il popolo dei bio-appassionati cresce giorno per giorno nella società del terzo millennio. Per soddisfare la sua sete di edilizia e arredamento naturale fior di architetti si sono impegnati in percorsi che privilegiano legno e materiali naturali a scapito di tutto ciò che è di matrice artificiale, nonché dei metalli che generano campi magnetici a detta di molti dannosi per la salute. Ora, siamo consapevoli che molti dei nostri lettori, appassionati all’argomento bioarredamento, si trovano però nell’impossibilità momentanea per mille buone ragioni, di cambiare casa per trasferirsi in un’abitazione bioarchitettonicamente ideale, per questo qui, ci limitiamo a dare qualche consiglio per un vivere e un dormire naturale, in linea con quanto consigliato dal bioarredamento.
Bioarredamento per dormite lunghe, sane e profonde
In primo luogo, fate in modo che la camera da letto si trovi nella zona più protetta e silenziosa della casa, preferibilmente separata dalla zona degli armadi (gli abiti possono emettere alcune delle sostanze chimiche impiegate da lavanderie e tintorie per il lavaggio a secco, che non fanno bene al sonno). Anche il colore delle pareti ha la sua importanza: i bioarchitetti suggeriscono l’azzurro sostenendo che favorisce il riposo e il relax. Reti, supporti e materassi, ma anche cuscini e biancheria, sono di fondamentale importanza per il dormire sano. A reti realizzate con listelli in legno, che si adattano perfettamente alla schiena, abbinate materassi in pura lana e lattice naturale, o in puro cotone. Sono soluzioni ottimali per non risvegliarsi devastati nel corpo e nella mente…
Bioarchitettura e sistema-letto
Oltre a legno e lana, la bioarchitettura, applicata al “sistema letto”, ha recuperato dalla tradizione anche altri materiali naturali: la torba, la paglia, il cocco e il più noto e diffuso caucciù. Con l’uso costante, questi materiali possono rivelare sorprendenti proprietà benefiche. La torba assorbe umidità, mantiene il calore e risulta, quindi utile contro i reumatismi, le infiammazioni croniche e i dolori alla colonna vertebrale. Assicura un riscaldamento omogeneo del corpo: per questo, dentro al materasso permette di evitare il problema dei “piedi freddi”. Anche la paglia di segale, pressata e sterilizzata, è un buon materiale su cui dormire. Questa fibra naturale ha effetti positivi sulla circolazione, sulla pressione sanguigna e sull’attività muscolare.
Dal lattico ai fitocuscini
Ottimo l’abbinamento di questi materiali con il lattice, noto da molto tempo per l’elevata resistenza elettrica che favorisce l’isolamento di chi dorme. Cuscini ergonomici e speciali infine sono alla base di una buona dormita. I “fitocuscini”, imbottiti di fiori e foglie aromatiche, sfruttano gli aromi vegetali di certe piante officinali. Con il calore del corpo e per la frantumazione delle erbe, si sprigionano, secondo gli esperti erboristi che li hanno brevettati, i vapori balsamici che vengono assimilati dall’organismo attraverso la cute e la respirazione. L’effetto garantito è anti-stress e assolutamente rasserenante.
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