Wikipedia oscurato per protesta contro la direttiva sul copyright

E dopo l’Italia, anche Spagna, Estonia e Lettonia hanno oscurato le pagine.

Wikipedia oscurato per protesta contro la direttiva sul copyright
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Wikipedia oscurato per protesta contro la direttiva sul copyright.

Wikipedia oscurato per protesta contro la direttiva sul copyright

La comunità di Wikipedia italiana in rivolta, a causa “dell’approvazione della direttiva sul copyright che, se promulgata, limiterà significativamente la libertà di internet”, si legge appena si prova a cliccare sulla pagina dell’enciclopedia più visualizzata.

Le ragioni

“Il 5 luglio il Parlamento europeo – spiegano dalla comunità italiana di Wikipedia – in seduta plenaria deciderà se accelerare l’approvazione della direttiva. Anziché aggiornare le leggi sul diritto d’autore in Europa per promuovere la partecipazione di tutti alla società dell'informazione, essa minaccia la libertà online e crea ostacoli all'accesso alla Rete imponendo nuove barriere, filtri e restrizioni. Se la proposta fosse approvata, potrebbe essere impossibile condividere un articolo di giornale sui social network o trovarlo su un motore di ricerca. Wikipedia stessa rischierebbe di chiudere”.

Oscurate le pagine

Per questo, la comunità italiana di Wikipedia ha deciso di “oscurare le pagine dell’enciclopedia. Vogliamo poter continuare a offrire un'enciclopedia libera, aperta, collaborativa e con contenuti verificabili. Chiediamo perciò a tutti i deputati del Parlamento europeo di respingere l'attuale testo della direttiva e di riaprire la discussione vagliando le tante proposte delle associazioni Wikimedia, a partire dall'abolizione degli articoli 11 e 13, nonché l'estensione della libertà di panorama a tutta l'UE e la protezione del pubblico dominio”.

Anche in altri paesi wikipedia è oscurato

E dopo l’Italia, anche Spagna, Estonia e Lettonia hanno oscurato le pagine, mentre nell’edizione inglese e in quella polacca c’è un banner informativo sulla questione. Si decide tutto domani a Strasburgo, con pronostici decisamente incerti e un voto spaccato tra chi vuole la riforma del copyright e chi invece si schera contrario.

Gli articoli incriminati

Due gli articoli che scatenano le più accese polemiche, come si legge su Wikipedia: l’11 che prevede una “tassa per i link” per piattaforme come Google e Facebook che dovrebbero concordare una “licenza” (a pagamento) con gli editori per la pubblicazione di link ai siti di notizie. Il 13 prevede invece il controllo dei contenuti caricati online in territorio europeo per non diffondere materiale protetto da copyright (previsti dei filtri automatici, come funziona con YouTube). Due articoli che, secondo i contestatori, limiterebbero la diffusione dei contenuti online.

FG

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