l'appello

Urbanistica a Milano, appello dei comitati in sostegno alla magistratura

Il Comitato Famiglie sospese, che rappresenta le migliaia di nuclei famigliari rimasti senza casa a causa dei cantieri sequestrati, pensa a una class action

Urbanistica a Milano, appello dei comitati in sostegno alla magistratura
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Oltre una ventina di comitati civici per la difesa dell'ambiente in una lettera aperta esprimono sostegno alla magistratura per le inchieste in materia urbanistica e invitano i cittadini ad unirsi nella mobilitazione "in difesa di tutti i luoghi che ancora sopravvivono".

Urbanistica a Milano, appello dei comitati in sostegno alla magistratura

MILANO - "Noi, cittadine e i cittadini milanesi, uniti in vari comitati civici e ambientalisti, seguiamo con fiducia, attenzione e partecipazione gli sviluppi delle inchieste della magistratura sui casi urbanistici. Desideriamo ringraziare le cittadine e i cittadini che con i loro coraggiosi esposti (Hidden Garden, Residenze Lac ed altri) hanno alzato un velo sul "sistema Milano" e consentito l'avvio delle indagini - scrivono -.

Noi stessi nel corso degli anni abbiamo sempre segnalato e contrastato i progetti urbanistici lesivi dell’interesse pubblico, consumatori di suolo, generatori di ingiustizie sociali e ambientali. Abbiamo manifestato, fatto appelli, convegni, turbato le sedute del Consiglio comunale, organizzato contro-week, siamo intervenuti nelle Commissioni comunali, nei Municipi e anche in audizioni alla Camera e al Senato". Adesso, proseguono "è l’ora di appoggiare la Magistratura, appellandoci a tutti i cittadini milanesi perché ne sostengano l’operato e confidino che una città si possa progettare rimettendo al centro la qualità della vita e la giustizia sociale".

E poi aggiungono:

"Noi ci impegniamo a proseguire nel lavoro di difesa di tutti i luoghi che ancora sopravvivono - dai boschi di via Falck, dell’Averla in Piazza d’Armi e della Goccia, allo Stadio di San Siro col parco dei Capitani - e di denuncia delle torri spuntate come funghi di fronte alle finestre di tanti residenti, togliendo loro la vista, lo spazio e la vivibilità. Ci aspettiamo che tanti altri cittadine e cittadini si possano unire a noi. La rappresentanza politica che amministra la città purtroppo ha assecondato questo tipo di sviluppo e di urbanistica, così oggi non la riteniamo più credibile. Siamo consapevoli che quando la magistratura interviene a ripristinare la legalità per un vulnus riguardante la vita pubblica, la Politica ha fallito nel suo compito di gestire in maniera democratica la polis.

Dunque tutti insieme chiediamo, pretendiamo da chi governa e aspira a governare Milano, un reale cambiamento, che parta dall’ascolto di noi cittadine e cittadini, e dal recupero della moralità dell'azione amministrativa".

Le firme

La lettera è firmata da:

Comitato Baiamonti Verde Comune; Parco piazza d'Armi - Le Giardiniere; Comitato popolare per la difesa del Bosco di via Falck; Comitato La Goccia; Comitato Difesa Ambiente zona 5 ; ForestaMI e poi DimenticaMI; Comitato Referendum per San Siro; Comitato Milanese Acqua Pubblica; BovisAttiva; Trotto Bene Comune; Abitare in via Padova; Comitato Vaiano Valle Respira; Comitato Basmetto; Greensando; Lambrate Rubattino Riparte; Salviamo Parco Bassini ; Che ne sarà di Città Studi?; Comitato Difesa Centro Balneare Romano; Comitato Argonne Susa; Salviamo Benedetto Marcello; BoschiAMO - Comitato Alberi per Milano; Movimento Beni Comuni; Rete Ambiente Lombardia; Coordinamento per la Democrazia Costituzionale.

FAMIGLIE SOSPESE: DOMANI INCONTRO CON SALA, VALUTIAMO CLASS ACTION

"Domani mattina a Palazzo Marino abbiamo un incontro con il sindaco e ci aspettiamo che possano essere avanzate delle soluzioni alla nostra situazione. Con alcune associazioni di categoria rivolgiamo un appello alle istituzioni, al sindaco Sala, all'attuale assessore all'Urbanistica, al ministro Matteo Salvini perché ci sia un tavolo di confronto e Milano possa riprendere a lavorare e a sbloccare questa situazione, ovviamente nel rispetto delle indagini perché desideriamo sia fatta luce su quanto successo e chi ha sbagliato è giusto che paghi. Per noi non è solo una questione di soldi ma anche di tempo: la Cassazione sul cantiere Lac ci ha suggerito di fare causa al Comune, al costruttore, ma tra di noi ci sono persone che non possono aspettare anni, che hanno 75 anni e magari a fine processo non sanno se saranno ancora qui".

Lo ha detto Filippo Borsellino, a capo del Comitato Famiglie sospese che rappresenta le migliaia di nuclei famigliari rimasti senza casa a causa dei cantieri sequestrati o interrotti a causa delle indagini della Procura sull'Urbanistica, e che oggi hanno tenuto un presidio fuori dal cantiere del cantiere Scalo House, in via Valtellina 38, iniziativa dell'edificatore Green Stone.

Il comitato, che inoltre nel pomeriggio sarà in audizione in commissione Casa al Pirellone, ha avanzato la possibilità di una class action: "È una delle idee a cui stiamo pensando, ma c'è sempre la questione tempo: stiamo facendo le giuste riflessioni per tutelarci nella maniera migliore possibile e ringrazio gli avvocati che si sono offerti di aiutarci gratuitamente".

Lato operatore economico, Green Stone fa sapere che "continuano le interlocuzioni con il Comune per costruire una proposta condivisa da sottoporre alla Procura: l'abbiamo chiesto al sindaco perché gli avanzamenti fatti in tanti incontri tecnici non subiscano rallentamenti estivi".

All'incontro hanno partecipato anche Federico Bottelli, consigliere comunale dem e presidente della commissione Casa; Gianmaria Radice, del gruppo dei Riformisti; la consigliera Mariangela Paladino di Noi Moderati, Samuele Piscina, consigliere comunale e segretario provinciale della Lega e il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, Luca Bernardo.