La Fiaba di Natale firmata MK Sorrisi
La magia della bontà può illuminare le nostre vite più di qualsiasi altra luce
Il messaggio di questa storia incantevole raccontata da MK Sorrisi è chiaro come le stelle nel cielo natalizio: essere generosi con gli altri merita un premio grande e la magia della bontà può illuminare le nostre vite più di qualsiasi altra luce.
Da leggerla tutta in un fiato:
Capitò tutto in un attimo.
Il tempo di svegliarsi dai sogni di quella notte stellata e puff! Certo, era qualche giorno che si sentiva strano, che gli capitava sempre più spesso di dondolare avanti e indietro, di sentirsi come vibrare lungo tutto il corpo, ops, la radice! E poi fu un istante: puff, e Dentino cadde. Si svegliò tutto frastornato, come quando stai dormendo e la sveglia suona all’improvviso, facendoti alzare di scatto dal letto.
- Oh no! - esclamò Dentino – Sono caduto! Sono caduto! - iniziò a urlare sempre più spaventato.
- Ma che succede qui? Chi è che strilla a quest’ora del mattino, quando neanche è sorto il sole! Neanche il tempo di un sorso di latte al cioccolato e già qualcuno grida come un matto! - disse Canino il burbero.
- Sono caduto! - continuò a ripetere Dentino, iniziando a versare una lacrima.
- E che c’è di male Dentino? È normale, e lo sai anche tu! Ce l’ha insegnato quella donna vestita di blu, con le scarpe bianche e la luce sulla fronte, come la punta di un albero di Natale. Ricordi? Tutti cadiamo - cercò di tranquillizzarlo il saggio Molare.
- Ma non ora! Perché proprio ora! Manca solo un giorno a Natale, non lo sai? Solo un giorno! - replicò Dentino.
- E allora? Che c’è tanto da strillare, dico io! - rispose Canino.
- C’è che aspettavo da mesi il Natale! - disse Dentino - Tutti quei dolcetti da assaporare! La calda cioccolata, i biscotti alla cannella, il soffice impasto del panettone... E poi la torta che fa la nonna, con quella crema liscia e morbida al sapore di vaniglia. Lo zucchero filato che sembra una nuvola! E poi il torrone alle mandorle...
- Eh no! - lo interruppe Canino - Quello proprio no! Duro e croccante, mi fa rompere sicuramente!
- Tutte quelle prelibatezze... - sognò Dentino - Non potrò assaporare un bel niente! - e cominciò a piangere a dirotto. - Voglio tornare su! - esclamò pieno di rabbia. E iniziò a cercare di risalire da dove era piombato giù.
- Non ci riesco, non ci riesco! - si arrese poi.
- Ma certo che non riesci Dentino – lo assecondò il signor Molare – Nessuno può tornare indietro!
- Neanche per gustare tutti quei dolcetti? E io che lo speravo da così tanto tempo! - chiese Dentino.
- Neanche per quello! - rispose Molare. E Dentino si disperò, pensando di aver atteso così tanto tempo per assaporare tutte quelle specialità natalizie e non potendole gustare.
- Ehi, ehi tu! - si sentì un bisbiglio lontano - Ehi! Dico a te! Sì, a te, tutto bianco che sei caduto!
- Ma chi parla? - chiese Dentino.
- Ehi! Sono io! Andiamo ragazzino, non mi riconosci più? Sono qua, in questo bicchiere verde di vetro! Sono io, sono Adino! - si fece riconoscere lo spazzolino - Ascolta me, io ne ho passate tante, ho un sacco di esperienza, ne ho viste di tutte i colori qui! Sai quante me ne sono capitate tra rimasugli di gomme da masticare alla fragola, pezzi di noccioline smangiucchiate e di caramelle dure al limone. Per non parlare dell’insalatina ammosciata incastrata!
- Bleah! - rispose Dentino - Allora dimmi tu Adino come posso tornare su!
- Un modo ci sarebbe...
- Ma che dici! - lo interruppe Canino, sussurrando al molare che Adino era proprio un ciarlatano!
- Non dare retta a quello scorbutico di Canino! Ho sentito da fonti moooolto segrete ma anche sicurissime – e fece l’occhiolino di nascosto a Tonio, il collutorio – che oggi è la Vigilia di Natale e c’è un uomo con la barba bianca, vestito tutto di rosso, che gira con elfi e renne... ecco, questo signore... è capace di esaudire i desideri!
Tutti ebbero un sussulto: - Ma cosa dice! E chi sarebbe? - dissero in coro.
-Dicono si chiami Babbo Natale, ascolta i desideri dei piccoli e li esaudisce. Ma solo se sono davvero sinceri! - continuò Adino - Devi desiderare qualcosa di importante, che venga dal cuore! Mica un desiderio qualunque, come sperare di non tirare più via fili di sedano incastrati tra i denti!
- Bleah! - reagì ancora Dentino - Ma allora basta desiderarlo forte forte! Eccomi pronto: ti prego signore rosso, cioè, Babbo Natale, ti prego ti prego ti prego ti pregoooo, voglio tornare al mio posto! Lo voglio più di ogni altra cosa al mondo! Ti prego ti prego ti pregoooo – Strinse forte gli occhi, come a esprimere il suo desiderio ancora più forte.
- Questa è una notte magica, è la Vigilia di Natale! - gli urlò dal bagno Adino – Tutto può succedere!
- Questo è proprio un fanfarone - sospirò Canino.
- Ti prego, ti prego ti pregooooo - continuò Dentino, sempre più forte, sempre più emozionato.
- Ecco, hai visto? - disse Canino - Non succede proprio un bel niente!
Ma un istante dopo, nella stanza buia apparve una luce bianca, fortissima e intensa. Tutti spalancarono gli occhi, Canino rimase (per la prima volta!) senza parole. Apparve quel signore con la barba bianca e il vestito rosso.
-Ho sentito che qualcuno mi cerca – disse con voce gentile – Chi ha espresso un desiderio forte fortissimo?
- Io! Io! Eccomi, io! - si intrufolò Canino, sperando di farla franca e spacciarsi per Dentino, così da sfruttare il suo desiderio.
- Che dici! - lo sbugiardò il saggio Molare – Chi ti ha chiamato è lui, è Dentino! - si rivolse al piccolo, che timido si era nascosto, sorpreso da quella presenza magica.
- Dentino, il tuo è un desiderio forte, è vero. Perché desideri assaporare tutte quelle dolcezze in questi giorni di festa – gli spiegò Babbo Natale – ma lascia che sia una mia amica a raccontarti perché è così importante che tu sia qui.
Babbo Natale aprì le mani, con i palmi verso l’alto, avvicinò la bocca che sporgeva da quella lunga barba bianca e soffiò una polvere arcobaleno verso il cielo. Una luce, questa volta tutta blu, circondò e avvolse la stanza. E apparve per magia una fatina. Ma non era una fatina con ali e bacchetta! Era una fatina vestita tutta di blu, con le scarpe bianche e una luce sulla fronte, come la stella sulla punta dell’albero di Natale.
La fatina si avvicinò silenziosa. Tutti la guardarono con meraviglia, Canino era sbalordito, stupito. La ricordava: era lei, era lei che li controllava, che si prendeva cura di tutti loro! L'avevano già vista, la riconoscevano! Lei era la fatina che aveva a cuore tutti loro.
-Dentino, sei stato tanto coraggioso – disse quella fatina tutta vestita di blu, con gli occhiali grandi – e sei caduto perché ora bisogna fare spazio al nuovo dentino, a quello che crescerà forte e rimarrà lì per tanto tanto tempo.
-Ma io voglio tornare indietro! - esclamò Dentino.
-Sei sicuro? - domandò la fatina - Perché grazie a te, il prossimo dentino potrà essere molto forte e aiuterà il tuo bambino, potrà crescere sano, resistente e robusto. Senza di te, senza la tua caduta, non potrebbe essere così! Quindi farai del bene, sarai generoso e aiuterai il tuo bambino.
Dentino ci pensò un istante, mentre tutti aspettavano col fiato sospeso la sua risposta.
- Va bene – disse sicuro – se è per aiutare il mio bambino, allora rinuncerò a tutti i dolci e prelibatezze che sognavo. E il nuovo dentino potrà crescere. Però penserai tu a lui, vero?
- Certo, avrò sempre cura di lui e di tutti voi - assicurò la fatina blu.
- Sono pronto - affermò Dentino, salutando gli amici. Anche Canino il burbero versò una lacrima per quell’addio.
- Dentino, sei stato davvero coraggioso e generoso. Pensare agli altri è il dono più grande che possiamo fare – gli disse Babbo Natale –, perché siamo ciò che doniamo, ricordatelo sempre!
Dentino sorrise e annuì, ormai certo della sua decisione.
-Ti rimane il desiderio da esprimere a Babbo Natale, mica va a trovare qualcuno per nulla! - Gridò da lontano Adino: - Sfrutta il desiderio!
- Ecco, ho deciso – rispose Dentino in un secondo –. Desidero che tutti qui siano felici!
- Questo desiderio ti fa onore Dentino – rispose Babbo Natale – e non sarò io a esaudirlo, ma la mia amica qui!
- Prometti? - chiese Dentino alla fatina.
- Lo prometto – rispose sicura –. Mi prenderò sempre cura di tutti loro, così saranno felici.
Dentino era così contento che dimenticò quel desiderio di mangiare dolci e torroni. Babbo Natale salutò tutti. Poi si rivolse a Dentino: - Sei stato bravo e l’essere generosi con gli altri merita un premio grande.
Prima di volare via insieme alla fatina, Babbo Natale aprì la mano e soffiò una polvere luminosa, gialla e luccicante. Tutto si illuminò di colpo. Molare e Canino erano incantati da quella luce brillante, increduli, meravigliati da tanta bellezza.
Tutto diventò luminoso, splendente.
Babbo Natale e la fatina erano spariti, volati via.
-Ma dove è finito Dentino? - si chiesero tutti stupiti.
-Ehi, guardate lassù!- gridò Ardino.
Una luce brillava in mezzo all’oscurità. Quella polvere era davvero fantastica! Babbo Natale aveva compiuto una magia incredibile.
Dentino era diventato la stella più luminosa di tutto il cielo.
Buon Natale e Buone Feste da tutto lo staff MK Sorrisi
L’ambulatorio odontoiatrico MK SORRISI si trova a Corsico in via Sant’Adele 30/A, dove tutto nasce con un bel sorriso!!!
Dir.san. Dott.ssa Marinela Kopo
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