Un murale realizzato dai giovani pazienti del Servizio per le dipendenze
Spazio Blu, Servizio per le dipendenze dell’Area Penale e Penitenziaria, da oltre 18 anni si occupa di minori e giovani consumatori di sostanze sottoposti a provvedimento dell’Autorità Giudiziaria.
Un murale realizzato dai giovani pazienti del Servizio per le dipendenze.
Un murale realizzato dai giovani pazienti del Servizio per le dipendenze
In occasione del trasferimento nei nuovi spazi in viale Tibaldi al 41, presso Spazio Blu, Servizio per le dipendenze dell’Area Penale e Penitenziaria dell’ASST Santi Paolo e Carlo, è stato completato il progetto “Coloriamo lo Spazio Blu”, un murale realizzato dai giovani pazienti del servizio guidati dalle mani esperte dell’artista milanese Gregorio Mancino e con il contributo attivo dell’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, del Presidente del Tribunale dei Minorenni di Milano, Maria Carla Gatto, e del Direttore Generale dell’ASST Santi Paolo e Carlo, Matteo Stocco, artisti per un giorno.
Rendere più accogliente uno spazio dedicato ai giovani e ai loro familiari
L’obiettivo è quello di rendere accogliente e personalizzato un luogo che accompagni i giovani pazienti nel loro percorso di crescita e di cambiamento. Spazio Blu, Servizio per le dipendenze dell’Area Penale e Penitenziaria, afferente al Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze dell’ASST Santi Paolo e Carlo, da oltre 18 anni si occupa di minori e giovani consumatori di sostanze sottoposti a provvedimento dell’Autorità Giudiziaria. Gli interventi si collocano nell’ambito dell’intercettazione precoce dei consumi di sostanze nonché di cura di situazioni di dipendenza, offrendo uno spazio dedicato ai giovani e ai loro familiari.
L'allarme droga tra i giovani
“La crescente diffusione delle droghe tra i giovani, la pericolosa superficialità con la quale molti ragazzi assumono sostanze, i concreti rischi sanitari, sociali ed evolutivi connessi a tali condotte, nonché la evidente necessità di intervenire per contrastare con decisione il fenomeno sono questioni che si presentano in termini di sempre maggiore allarme e urgenza che richiedono la presenza di operatori ‘a portata di mano dei ragazzi’, capaci di assicurare approfonditi inquadramenti diagnostici e di sostenere quindi gli idonei. La sua mission è intervenire quanto più precocemente possibile con questi ragazzi per non far diventare una destinazione cronica la loro profonda crisi evolutiva”, spiegano dal gruppo.
L'assessore al Welfare Regione Lombardia
“Spazio Blu è una porta spalancata verso un futuro che offra opportunità di riscatto e di valorizzazione personale, partendo dalla consapevolezza degli errori commessi – dichiara Giulio Gallera, assessore al Welfare Regione Lombardia –. Il Servizio per le dipendenze dell’Area Penale e Penitenziaria dell’ASST Santi Paolo e Carlo ha già preso in carico oltre 400 giovani ai quali, grazie alla definizione di percorsi personalizzati e al lavoro di professionisti preparati, viene offerta la possibilità di mettere in campo forze ed energie positive. Il murales che hanno realizzato raffigura questo desiderio di affrontare una vita solare”.
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Spazio Blu, al servizio dei giovani che hanno dipendenze
“Spazio Blu lavora quotidianamente da 19 anni con questi e per questi giovani - dichiara il Direttore generale ASSt Santi Paolo e Carlo, Matteo Stocco -. È un punto di riferimento per il Tribunale per i Minorenni, per la Procura Minorile, per i servizi sociali dell’ente locale e della giustizia minorile per sostenere programmi integrati di cura e riabilitazione”. “Spazio Blu ha un’importante esperienza clinica, nel 2018 le nuove prese in carico sono state oltre 200 - sostiene Riccardo Gatti, Direttore dell’Area Dipendenze dell’ASST santi Paolo e Carlo - con una prevalenza di giovani consumatori di cannabinoidi (70%), ma con un’importante presenza di adolescenti assuntori di cocaina, alcol o policonsumatori, e con una crescita, seppur lieve, di ragazzi che hanno utilizzato eroina”. Costituisce, proprio per la sua conoscenza degli stili di vita delle giovani generazioni, un osservatorio privilegiato dei nuovi fenomeni di consumo di sostanze e può al riguardo confermare la percezione di una sempre maggiore diffusione tra gli adolescenti di sostanze stupefacenti sintetiche o semisintetiche con principi attivi non ancora individuabili tramite le consuete refertazioni tossicologiche.
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