attivisti in piazza

Un corteo per giustizia climatica e stop al genocidio in Palestina: insieme a Fridays for Future c'è anche Greta Thunberg

E' partito poco dopo le 9.30 da largo Cairoli, mentre l'arrivo è previsto a porta Genova

Un corteo per giustizia climatica e stop al genocidio in Palestina: insieme a Fridays for Future c'è anche Greta Thunberg
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In queste ore le strade di Milano sono occupate dal corteo di Fridays for Future per chiedere giustizia climatica e mostrare solidarietà alla Palestina, chiedendone la liberazione.

Un corteo per giustizia climatica e stop al genocidio

MILANO - E' partito poco dopo le 9.30 da largo Cairoli il corteo Fridays for Future al quale partecipano anche i giovani pro Palestina. Ad aprire il corteo un grande striscione con la scritta "Stop Genocide Ecocide". Presente anche l'attivista per il clima Greta Thunberg. L'arrivo della manifestazione è previsto a porta Genova.

L'obiettivo è lanciare un appello per la giustizia climatica e denunciare i crimini contro l’umanità, con particolare attenzione al genocidio in atto.

I motivi della manifestazione

Come scrivono gli attivsti di Fridays for Future sulla loro pagina Facebook:
"La lotta per la giustizia climatica è schierarsi contro le oppressioni e le violenze perpetuate da questo sistema. Oggi più che mai, questo significa schierarsi a fianco del popolo palestinese, soggetto al colonialismo del regime israeliano da più di 70 anni è vittima di un genocidio e di ecocidio delle sue risorse naturali.

Lottare per la giustizia climatica significa lottare contro un sistema capitalista che sfrutta persone, corpi e territori. Le guerre per le risorse non sono un miraggio del futuro, ma una triste realtà del presente. In Palestina, l'entità sionista sta privando la popolazione civile di acqua ed aiuti umanitari, violando di fatto il diritto internazionale.

Scendiamo in piazza perché giustizia climatica è giustizia sociale, perché solo con l'intersezione delle nostre lotte possiamo generare un cambiamento sistemico".

Si chiede la liberazione della Palestina

Fridays for Future, nel suo comunicato, esprime solidarietà al popolo palestinese, denunciando il regime sionista che, con il sostegno di Stati Uniti e Unione Europea, perpetra un genocidio in Palestina e un ecocidio delle sue risorse naturali, estendendo i bombardamenti anche al Libano. L’attivista Denise Sala sottolinea che la giustizia climatica non può essere realizzata senza affrontare le dinamiche di occupazione e colonizzazione. Il movimento chiede la liberazione della Palestina e denuncia il sistema imperialista occidentale, che attraverso finanziamenti dannosi colpisce le aree più vulnerabili del mondo.

Leonardo Sordino aggiunge che le persone delle zone più esposte, come i paesi del Sud globale e le aree frequentemente colpite da alluvioni, non devono pagare gli errori delle potenze occidentali.

L'opposizione al DDL 1660

Fridays for Future si oppone inoltre al DDL 1660, considerato una delle leggi più restrittive della storia italiana, che reprime duramente le proteste per il clima. Il movimento vede in questa repressione un segno del degrado della democrazia e invita a unire le forze in una grande lotta collettiva, sottolineando la distanza crescente tra istituzioni e cittadini.

Il cambiamento climatico è colpa dell'uomo

"Possiamo ancora cambiare la rotta e - dice l'attivista Antonio Iodice - contenere l'aumento della temperatura media globale a +1.5°, quello che manca è il coraggio e la volontà politica di mettere in atto strategie a lungo termine per la difesa dei territori e delle persone".

"La comunità scientifica globale si è espressa all'unanimità: i cambiamenti climatici attuali sono causati dalle attività umane e la causa diretta è il nostro modello economico e la distruzione dell'ambiente necessaria per la sua sopravvivenza. Difendere il nostro pianeta significa difendere chi lo abita".

Gli slogan

Tanti gli slogan e i messaggi al megafono scanditi durante il corteo come "I popoli in rivolta scrivono la storia Intifada fino alla vittoria Plestine will be free, free free Palestine" o "Siamo contro il ddl sicurezza e contro lo stato di polizia. Se voi fate il fascismo noi facciamo la Resistenza" e ancora "La guerra sta distruggendo il nostro Pianeta".

Durante il corteo anche brevi azioni dimostrative contro Eni, con una sagoma del cane a sei zampe insanguinato e contro Leonardo con un missile di cartone posizionato davanti al Museo della Scienza e dalla tecnologia e alcuni fumogeni accesi perché, accusano i collettivi "Leonoardo crea le armi che hanno causato la morte di più di 40.000 civili". La targa di corso Cristoforo Colombo è invece stata sostituta con il cartello "Via Resistenza Indigena".

Il corteo è diretto in zona Darsena-Navigli, dove è prevista la conclusione della manifestazione.

Il discorso di Greta

Greta Thunberg ha preso la parola al termine del corteo.

“Non ci si può definire attivisti per il clima se non si combatte contro il genocidio. Non si può pretendere di lottare per la giustizia climatica se si ignora la sofferenza dei popoli colonizzati ed emarginati. Viviamo in un’epoca definita da sfruttamento, violenza, pressioni, genocidi, carestie, guerre colonialismo, aumento delle diseguaglianze e una crescente crisi climatica, sono tutte crisi interconnesse che portano sofferenze inimmaginabili. Ogni singolo giorno specialmente nell’ultimo anno con quello che sta succedendo in Palestina, il mondo ha mostrato la sua vera natura". Ha proseguito Greta Thunberg. "I palestinesi hanno vissuto per decenni sotto un regime di apartheid, con il genocidio in diretta streaming di Israele il mondo ha definitivamente abbandonato la Palestina. Mentre si susseguono le crisi umanitarie in Palestina, Libano, Yemen, Sudan, Congo, Ucraina, Belucistan e molti altri luoghi, il mondo sta anche raggiungendo un aumento delle temperature di 1.5 gradi, senza che ci sia in vista una reale diminuzione delle emissioni globali di gas serra. Stiamo infrangendo i record di surriscaldamento globale e sperimentando eventi meteorologici estremi, si tratta di un’estinzione di massa. La lotta per la giustizia climatica è una lotta contro le lobby dei combustibili fossili, così come è una lotta contro le industrie delle armi. Il movimento per la giustizia climatica è un movimento decoloniale, contro il genocidio, che chiede la liberazione e un sistema che chieda di mettere le persone prima dei profitti. Se tu, come un attivista climatico, non combatti anche per una Palestina libera, contro il colonialismo e contro l’oppressione del mondo, allora tu non puoi chiamarti un attivista per il clima non puoi pretendere di combattere per la giustizia climatica se ignori la sofferenza dei popoli oppressi oggi. Chiedere uno stop di questa guerra e sofferenza è la base dell’umanità e chiediamo e tutti di farlo perché il silenzio è complicità, non si può essere neutrali in un genocidio, nessuno può essere libero se non sono tutti liberi", ha concluso Thunberg.

Le foto della manifestazione:

STUDENTI, CORTEO IN CENTRO: CARTELLI PER CLIMA E PRO PALESTINA (FOTO 6)
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Il corteo Fridays for Future e dei giovani pro Palestina (Foto Mianews)

STUDENTI, CORTEO IN CENTRO: CARTELLI PER CLIMA E PRO PALESTINA (FOTO 3)
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Il corteo Fridays for Future e dei giovani pro Palestina (Foto Mianews)

STUDENTI, CORTEO IN CENTRO: CARTELLI PER CLIMA E PRO PALESTINA (FOTO 5)
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Il corteo Fridays for Future e dei giovani pro Palestina (Foto Mianews)

STUDENTI, CORTEO IN CENTRO: CARTELLI PER CLIMA E PRO PALESTINA (FOTO 2)
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Il corteo Fridays for Future e dei giovani pro Palestina (Foto Mianews)

STUDENTI, CORTEO IN CENTRO: CARTELLI PER CLIMA E PRO PALESTINA (FOTO 4)
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Il corteo Fridays for Future e dei giovani pro Palestina (Foto Mianews)

STUDENTI, CORTEO IN CENTRO: CARTELLI PER CLIMA E PRO PALESTINA (FOTO 1)
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Il corteo Fridays for Future e dei giovani pro Palestina (Foto Mianews)

STUDENTI, ANCHE GRETA THUNBERG A MANIFESTAZIONE (FOTO 3)
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Greta Thunberg al ritrovo per la manifestazione Fridays for Future in largo Cairoli (Foto Mianews)

STUDENTI, ANCHE GRETA THUNBERG A MANIFESTAZIONE (FOTO 2)
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Greta Thunberg al ritrovo per la manifestazione Fridays for Future in largo Cairoli (Foto Mianews)

STUDENTI, ANCHE GRETA THUNBERG A MANIFESTAZIONE (FOTO 1)
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Greta Thunberg al ritrovo per la manifestazione Fridays for Future in largo Cairoli (Foto Mianews)

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