terza parte dell'inchiesta

Transizione ecologica e comunità energetiche: a che punto è il Comune di Corsico con “il cambiamento"

Dopo Basiglio, che si avvia a realizzare una Comunità energetica sul proprio territorio, e Buccinasco in cui c’è una forte intenzione di muoversi in tal senso, parliamo di questa tematica con l'assessore Salcuni di Corsico.

Transizione ecologica e comunità energetiche: a che punto è il Comune di Corsico con “il cambiamento"
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Per un Comune, come quello di Basiglio, che ormai si avvia a completare tutti i passaggi per realizzare una Comunità energetica sul proprio territorio, e un altro in cui c’è una forte intenzione di muoversi in tal senso, il Comune di Buccinasco, torniamo a parlare di questa tematica con un sindaco che è salito al governo del Comune da un paio di anni e che non può avvalersi, come Buccinasco, di un “proseguimento di mandato”.

Transizione ecologica: a che punto siamo a Corsico?

CORSICO - Stiamo parlando di Corsico, dove il sindaco in carica, centrosinistra, è stato eletto dopo un periodo di commissariamento e, ancora prima, una Giunta di centrodestra al governo della città.  Ecco le nostre domande a Stefano Salcuni, assessore con delega all'Efficienza energetica.

L'intervista a Stefano Salcuni

Sentiamo molto parlare di transizione ecologica e poi, quello che dovrebbe esserne un pilastro, la creazione delle comunità energetiche, è ferma al palo, salvo rare eccezioni. Di cosa si tratta e perché, secondo Lei, non è stata la prima scelta da parte delle Amministrazioni locali?

Quando si governa una città, bisogna operare scelte con un forte senso di responsabilità e definire le priorità. Ogni amministrazione locale conosce le capacità tecniche ed economiche che la contraddistinguono, per cui è difficile fare un discorso generale. Corsico sta ancora oggi pagando per lo stallo degli anni scorsi, ma stiamo programmando e pianificando interventi per la Corsico del futuro attraverso la progettazione di un Polo comunale unico, innovativo, sostenibile e attento al benessere dei lavoratori riqualificando l’edificio di via Dante (come previsto nel programma
elettorale dell'attuale amministrazione, ndr).

Può essere realtà un domani la creazione di una comunità energetica a Corsico? Cosa state facendo nel frattempo?

Siamo molto attenti al risparmio energetico, tema complesso e serio a mio parere. Abbiamo previsto una serie di interventi in questo senso, come l’accensione dei caloriferi posticipata al 5 novembre, così da ridurre ulteriormente di 15 giorni il periodo di esercizio degli impianti di riscaldamento previsti dal Governo.

Pensate di agire anche sugli edifici del Comune?

Abbiamo avviato un cronoprogramma di interventi nelle scuole - come il rifacimento degli infissi - allo scopo di efficientare e ottimizzare i consumi. In collaborazione con gli uffici competenti, stiamo dotando gli edifici comunali di termo valvole in grado di fornire un ulteriore risparmio energetico. Inoltre, aggiorneremo il nostro codice di comportamento, inserendo una delle indicazioni previste dal MITE per il risparmio energetico e l’uso intelligente e razionale dell’energia nella la PA. Visto il tema delicato e attuale, i dipendenti sono chiamati a partecipare attivamente ai programmi di riduzione e contenimento dei consumi energetici degli Enti di appartenenza e a impegnarsi quotidianamente per adottare comportamenti orientati all’efficienza energetica.

IL COMMENTO

Da umile osservatore - di certo non è il mio mestiere fare il sindaco e non credo proprio di poterne comprendere fino in fondo tutte le sfaccettature che questo lavoro comporti – e pur comprendendo le difficoltà di una città come Corsico, dove le priorità sono praticamente tutte e di lavoro da fare ce n’è molto, sui più svariati fronti, mi auguro che quello che è stato raccontato dall'assessore poco sopra - che ringrazio per accettato di risponderci - sia solo l’inizio di una serie di interventi volti a rendere la nostra città il più possibile “green”. Sono investimenti, certo, e non è mai facile decidere dove e quando spendere, specie di questi tempi. Ma solo operando scelte “rivoluzionarie” (e forse anche impopolari) in ambito energetico, si potrà avere un domani.
Di questo ne sono abbastanza certo. Mi piacerebbe dunque, e non è un discorso che vale solo per Corsico, sia chiaro, lasciare la “miopia” ad altri Governi, e non a quelli delle nostre città...
AD

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