Struttura abbandonata di via Morona: inizia la demolizione e riqualificazione dell'area
Il sindaco Bottero: "Dopo 30 anni mettiamo la parola fine a un vero e proprio scempio".
Struttura abbandonata di via Morona: inizia la demolizione e riqualificazione dell'area.
Struttura abbandonata di via Morona: inizia la demolizione e riqualificazione dell'area
TREZZANO SUL NAVIGLIO – Un rudere, ormai da decenni, che aspettava solo di essere raso al suolo.
Partita ieri la demolizione
È iniziata ieri la demolizione della struttura di via Morona “mai finita e ormai non più recuperabile, il centro sportivo con piscina e palestra iniziato nel 1991 con lavori interrotti l’anno successivo e mai più ripresi – spiegano dal Comune –. Come stabilito dalla Giunta comunale, l’intervento viene effettuato a scomputo degli oneri di urbanizzazione dalle società che stanno realizzando il nuovo Piano urbanistico tra le vie Maroncelli, Signorelli e Fucini.
Il sindaco: Dopo 30 anni mettiamo la parola fine a un vero e proprio scempio
La convenzione con il Comune prevedeva, tra le opere di urbanizzazione primaria e secondaria, alcuni interventi non più necessari e quindi l’Amministrazione ha colto l’opportunità per rimuovere la struttura in stato di degrado”. “Dopo 30 anni – spiega il sindaco Fabio Bottero – mettiamo la parola fine a un vero e proprio scempio, un’opera iniziata e subito interrotta lasciando che l’area diventasse col tempo luogo di degrado e preda di atti di vandalismo.
Lavori di demolizione al via nel primo giorno di vacanza degli studenti
Abbiamo scelto di iniziare i lavori di demolizione nel primo giorno di vacanza dei nostri studenti, per non creare disagio alle lezioni. I lavori dovrebbero durare un paio di mesi, chiediamo ai residenti un po’ di pazienza, ci sarà rumore ma sicuramente ne vale la pena: l’obiettivo, come da programma dell’Amministrazione, è quello di realizzare un nuovo palazzetto per lo sport e per tutte le attività compatibili, utili alla collettività”.
La struttura non era più recuperabile
Per capire come agire sull’immobile e se poterlo utilizzare, l’Amministrazione nel 2018 ha affidato a un tecnico specializzato l’incarico di eseguire una perizia (“verifica dimensione e stato di consistenza delle strutture”): la struttura è risultata non recuperabile. Ora si abbatte in modo da poter finalmente riqualificare l’area.
Il progetto originario ormai non più conforme alle norme
Il progetto originario prevedeva la realizzazione di una palestra, una piscina all’aperto e dei relativi impianti tecnologici, con scelte rese obsolete dall’evoluzione dell’impiantistica sportiva e criticità relative alla sicurezza per soluzioni non conformi alla normativa vigente e alle norme Coni, oltre alla mancanza di spazi idonei soprattutto per la pallacanestro (spogliatoi insufficienti, fascia di rispetto dietro i canestri insufficiente).
Ripetuti atti vandalici negli spazi interni
Risulta completamente inutilizzabile (e pericolosa) la zona esterna destinata originariamente a vasche estive e i relativi locali tecnici, mentre la zona interna è stata oggetto di atti di vandalismo, numerosi tavolati sono stati demoliti, la copertura è deteriorata e divelta dal vento in alcuni punti.