l'atto ufficiale

Stadio Milan a San Donato, "Comitato No Stadio" deposita in Comune la richiesta di referendum

"Siamo di fronte a una scelta importantissima, fondamentale, ed è giusto che la popolazione possa esprimersi nel merito", dicono gli organizzatori

Stadio Milan a San Donato, "Comitato No Stadio" deposita in Comune la richiesta di referendum
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Il "Comitato No Stadio" di San Donato Milanese continua la sua battaglia contro il progetto Milan e annuncia di aver depositato ufficialmente in Comune una richiesta di referendum perché "i cittadini non possano essere trattati come semplici spettatori, ma debbano essere soggetti attivi dell’intero processo decisionale".

"Comitato No Stadio" deposita la richiesta di referendum contro il progetto Milan

SAN DONATO MILANESE- Ieri mattina il "Comitato No Stadio" a San Donato Milanese ha depositato in municipio la proposta di quesito referendario sullo stadio a San Donato per permettere ai cittadini di esprimersi sul progetto del Milan.

Accompagnato da 120 firme

Il documento riporta in calce le firme autenticate di 120 residenti del comune a sud di Milano e il quesito proposto per la consultazione recita "Volete voi, cittadine e cittadini di San Donato Milanese, che sul territorio comunale di San Donato Milanese venga realizzato un intervento a carattere sportivo e commerciale che includa l'insediamento di un nuovo stadio di calcio?”

L'iniziativa è stata spiegata nel corso di una conferenza stampa indetta dal comitato promotore

"Si tratta di una proposta di referendum popolare consultivo elaborata dal team legale del Comitato No Stadio a San Donato Milanese che tiene conto di quanto previsto dallo Statuto Comunale e dal Regolamento per la Disciplina dei Referendum Comunali, regolamento approvato con deliberazione di Consiglio Comunale del luglio 2021. - spiegano gli organizzatori - La realizzazione di uno stadio di 70mila posti avrà un impatto significativo per la città di San Donato Milanese sotto molteplici profili.

Tra questi, per ricordarne alcuni: la mobilità interna ed esterna, l’intero assetto della viabilità, la necessità di occupazione di migliaia e migliaia di posteggi cittadini, la tutela dell'ambiente, le infrastrutture, l'ordine pubblico e la sicurezza, l’inquinamento atmosferico e acustico, il consumo di ulteriore suolo, l'impatto sui negozi di prossimità e il sistema del commercio cittadino, le ricadute economiche e gestionali dell’ente comunale.

Mai previsto nella pianificazione urbanistica cittadina e sovracomunale

E' un’iniziativa mai prevista prima d’ora in nessun documento di pianificazione urbanistica cittadina e sovracomunale che, nel caso fosse realizzata, modificherebbe in modo sostanziale e permanente la vita delle cittadine e dei cittadini sandonatesi che, anche per voce del Comitato No Stadio a San Donato Milanese, hanno già chiesto ripetutamente di essere informati, di avere a disposizione tutte le informazioni e le modellizzazioni necessarie per approfondire gli argomenti e valutarne gli effetti reali in città e sul territorio, di poter partecipare e, infine, di potersi esprimere sul tema con un semplice Sì o No".

Le parole di una rappresentante del Comitato

“Il documento di Analisi Tecnica Preliminare del Progetto Stadio AC Milan redatto dagli uffici comunali e allegato alla delibera di Giunta dello scorso 24 gennaio ha pienamente confermato timori e forti criticità relativi all’ipotesi di variante urbanistica avanzata dalla società SportLifeCity Srl - afferma Annalisa Molgora, una delle referenti del Comitato No Stadio a San Donato Milanese -. Con queste premesse e tenendo conto che mai si era fatta menzione della realizzazione di un’opera così imponente e impattante come uno stadio di livello internazionale con accluse funzioni commerciali e di intrattenimento, uffici e hotel nei programmi elettorali dei candidati sindaci presentatisi alle ultime elezioni e mai ne è stata citata la necessità nei documenti di mandato politico-amministrativo dell’attuale sindaco Squeri e dei sindaci che hanno amministrato la città negli anni addietro -riteniamo che i cittadini non possano essere trattati come semplici spettatori, ma debbano essere soggetti attivi dell’intero processo decisionale. E’ quindi necessario porre alla loro valutazione anche l’opzione zero, cioè quella di rigettare la proposta messa in campo da AC Milan”.

Innocente Curci del Comitato: "un momento di svolta a San Donato"

“Interpretando lo spirito del legislatore che vede negli strumenti di partecipazione popolare uno del mezzi attraverso i quali realizzare la democrazia diretta e avvicinare i cittadini alle istituzioni, questo referendum potrà rappresentare un momento di svolta a San Donato. - ha aggiunto Innocente Curci, altro referente del Comitato No Stadio a San Donato Milanese – Siamo di fronte a una scelta importantissima, fondamentale, ed è giusto che la popolazione possa esprimersi nel merito. Non a caso tra i sottoscrittori della proposta referendaria vi sono anche cittadini e cittadine che non hanno ancora maturato una posizione netta, a favore o meno, sullo stadio: hanno bisogno di conoscere a fondo tutti i dati, i documenti e le opinioni di merito, ma già oggi affermano con convinzione di voler poi contare nel processo decisionale esprimendosi attraverso il referendum consultivo".

 

 

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