Sottopasso Ikea San Giuliano, riapre dopo anni di polemiche

Dopo la completa sostituzione dell’impianto delle pompe di sollevamento e il collaudo finale, il sottopasso ha ufficialmente riaperto oggi pomeriggio.

Sottopasso Ikea San Giuliano, riapre dopo anni di polemiche
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Sottopasso Ikea San Giuliano, riapre dopo anni di polemiche.

Sottopasso Ikea San Giuliano, riapre dopo anni di polemiche

SAN GIULIANO – Anni di lotte per un progetto che fa acqua da tutte le parti. Non è un modo di dire e lo sanno bene i cittadini che hanno a lungo protestato per le condizioni del tratto di strada che avrebbe dovuto congiungere le frazioni di Civesio con Sesto Ulteriano. Il motivo: i continui allagamenti del sottopasso.

Tanti problemi in 7 anni

Nel tempo, da quando è stato inaugurato sette anni fa, le immagini hanno raccontato la storia sfortunata di questo tratto di strada che, almeno nelle intenzioni, avrebbe dovuto alleggerire il traffico. Gommoni della protezione civile e volontari che tentavano di asciugare il “canale”. La causa erano delle pompe idrauliche malfunzionanti: per ripararle ci volevano almeno 40mila euro (7 milioni il costo del progetto completo).

Dopo tante proteste oggi la riapertura

Tante le manifestazioni di protesta (Sel aveva organizzato un pittoresco giro in canoa, con tanto di bandiera piratesca nera con il teschio), ma ora l’attesa sembra essere finita: dopo la completa sostituzione dell’impianto delle pompe di sollevamento e il collaudo finale, il sottopasso ha ufficialmente riaperto oggi pomeriggio. Un intervento reso possibile da un riconteggio degli oneri e delle spese: l’Amministrazione è riuscita, così, a recuperare i 44mila euro necessari.

Soddisfatto il sindaco Segala

“Siamo finalmente riusciti a restituire ai cittadini e al territorio un’opera importante per la viabilità della zona. Obiettivo raggiunto, al termine di una vicenda che, appena insediati, abbiamo cercato di affrontare e risolvere nel più breve tempo possibile – commenta il sindaco Marco Segala –. Arrivare fino a qui è stato un traguardo molto impegnativo e, proprio per il senso di responsabilità che contraddistingue la nostra azione, cercheremo di accertare anche eventuali responsabilità in merito a investimenti che sul piano tecnico non si sono rivelati risolutivi”.

Francesca Grillo

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