Sostegno ai negozi di quartiere: 300mila euro per chi ha sofferto la crisi

Una misura per evitare anche l'usura. Premiate con più contributi le attività che hanno rinunciato a slot e gratta e vinci.

Sostegno ai negozi di quartiere: 300mila euro per chi ha sofferto la crisi
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Sostegno ai negozi di quartiere: 300mila euro per chi ha sofferto la crisi.

Sostegno ai negozi di quartiere: 300mila euro per chi ha sofferto la crisi

CESANO BOSCONE – Maxi intervento economico per aiutare botteghe e piccoli commercianti. Lo ha stanziato il Comune che mette sul piatto 300mila euro a sostegno delle piccole attività che hanno sofferto la crisi da covid.

Misura rivolta alle attività commerciali che hanno dovuto chiudere per l'emergenza

“Si tratta della misura più rilevante sin qui messa in atto per sostenere le attività commerciali locali – spiega il sindaco Simone Negri –. Il bando prevede una cifra enorme ed è rivolto solo alle attività commerciali già esistenti, a cui sia stata imposta la chiusura durante l’emergenza epidemiologica. L’accezione è larga e comprende anche pubblici esercizi come bar e ristoranti e attività paracommerciali come parrucchieri ed estetisti, mentre sono esclusi, tra gli altri, sale scommesse, compro oro, studi professionali, money transfer”.

Non si devono avere pendenze di qualsiasi natura con il Comune

Può accedere al contributo chi “al momento della domanda non abbia pendenze di qualsiasi natura con il Comune di Cesano Boscone, soprattutto se di natura tributaria – aggiunge Negri –. Abbiamo lasciato la possibilità di regolarizzare la propria posizione fiscale fino alla presentazione dell’istanza. Sappiamo che il covid ha colpito tutti ma è anche vero che a guardare i dati delle morosità accumulate per alcune attività verrebbe da dire che l’emergenza sanitaria duri imperterrita da diversi anni mentre probabilmente si trattava esclusivamente del virus dell’evasione fiscale.

Una parte minoritaria di commercianti morosi perché evasori

È chiaro che l’Amministrazione si sta prodigando per recuperare quanto dovuto con la riscossione coattiva, ma a vedere certi numeri a fronte di talune realtà di successo, non nascondo che si prova un po’ di rabbia. Stiamo parlando, comunque, di una parte minoritaria e fortunatamente la maggioranza dei commercianti è a posto con il pagamento dei tributi. Ci è sembrato giusto, comunque, dare un segnale di apprezzamento rispetto ai tanti che, pur tra tante difficoltà, hanno sempre pagato le tasse”.

Più contributi per le attività che hanno rinunciato a slot e gratta e vinci

Differenze di contributi in base alle scelte economiche (e morali) delle attività: otterranno 500 euro in meno coloro che hanno slot machine o gratta e vinci. Verrà premiato, invece chi ha deciso di non installare apparecchiature o vendere biglietti della lotteria istantanea, coerentemente alla lotta alla ludopatia del Comune.

Una misura per evitare anche l'usura

“L’avevamo promesso, l’abbiamo fatto – aggiunge il sindaco – . Credo valga più di tante parole che si spendono per sottolineare la centralità, anche sociale, dei negozi di vicinato in un contesto urbano. Aggiungo che oltre a voler sostenere i commercianti cesanesi, vogliamo assolutamente impedire all’usura, in particolare da parte delle mafie, di affondare le proprie radici infestanti anche in questo contesto. Grazie a chi ha collaborato, a partire dall’ufficio guidato dal dottor Spadaro e dall’assessore Gattuso, che tanto ha spinto perché tutto ciò si realizzasse, fino ai tanti commercianti che a luglio hanno partecipato a un’assemblea online decisamente costruttiva e carica di spunti”.

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