Sindacati della polizia locale di Buccinasco: "Pronti per lo stato di agitazione"
Diverse le problematiche per cui l'organizzazione sindacale ha scritto a sindaco e prefetto
I sindacati denunciano la mancata volontà del sindaco di incontrarli, ma il primo cittadino si difende affermando che non è il Comune deputato a gestire le relazioni sindacali.
I sindacati della polizia locale di Buccinasco sono "pronti per lo stato di agitazione"
BUCCINASCO – La richiesta di “un tentativo di conciliazione” è arrivata dal segretario Sergio Bazzera delle sigle Cse, Diccap, Sulpl che proclama “lo stato di agitazione del personale della polizia locale del Comune di Buccinasco con richiesta di esperimento della procedura di conciliazione”.
La richiesta dei sindacati
“L’organizzazione sindacale, su mandato dei lavoratori della polizia locale, dopo che il sindaco non ha voluto incontrare la nostra delegazione, chiede l’effettuazione del tentativo obbligatorio di conciliazione in ordine alle seguenti problematiche: mancato pagamento degli straordinari agli appartenenti alla polizia locale e questione legata allo “sforamento” sul giorno di riposo; criticità relative al servizio serale; valorizzazione della attività della polizia locale con adeguamento della indennità di servizio esterno in particolare per i turni maggiormente gravosi (serali e festivi); introduzione nuova turnazione oraria con turni di almeno 6,30 minuti; gestione situazioni emergenziali tipo fermi, arresti etc.; accesso alla mensa comunale; programmazione domeniche e festivi infrasettimanali, concessione “nulla osta per mobilità a tutti coloro ne facciano richiesta indipendentemente dalla anzianità di servizio”.
La missiva al sindaco e prefetto
La sigla sindacale ha indirizzato una missiva al sindaco e al prefetto per avanzare la richiesta di un incontro tra le parti e il tentativo di conciliazione. Il sindaco Rino Pruiti ha risposto semplicemente sottolineando che il primo cittadino non è dell’Ente l’organo deputato alla gestione delle relazioni sindacali e, ritenendo quindi inopportuno indirizzare a lui la richiesta, ha suggerito di rivolgere le proprie istanze “agli organi preposti”.