dopo il pugno duro

Servizi scolastici, a Corsico i morosi dimezzati in un weekend, gli altri si impegnano a pagare

Due giorni prima dalla data ultima per saldare i propri debiti i morosi erano 72. Nel weekend, la metà ha versato il dovuto e 36 famiglie sono rimaste debitrici.

Servizi scolastici, a Corsico i morosi dimezzati in un weekend, gli altri si impegnano a pagare
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Servizi scolastici: dopo l'avviso ai debitori nel mese di dicembre a Corsico i morosi si sono dimezzati in un weekend e  gli altri si sono impegnati a pagare.

Servizi scolastici: la situazione della morosità

CORSICO – Due giorni prima del 16 gennaio, data ultima per saldare i propri debiti, i morosi dei servizi “facoltativi a domanda individuale” erano 72. Nel weekend, la metà ha versato il dovuto e 36 famiglie sono rimaste debitrici. Si tratta dei servizi legati all’asilo nido, scuole dell’infanzia, pre e post scuola e mensa.

Il pugno duro dell'Amministrazione corsichese

L'Amministrazione già a inizio dicembre aveva avvisato i debitori: chi non paga non sarà accettato ai servizi, tranne la mensa. Nessun bambino, infatti, rimarrà senza pranzo a scuola, al di là dei debiti dei genitori. Un pugno duro che ha ridotto il credito del Comune, anche se rimangono ancora la trentina di famiglie morose.

L'incontro con le famiglie morose

Il 16 gennaio i genitori sono stati convocati per un incontro: tutti hanno partecipato (tranne una famiglia che sarà di nuovo sollecitata) e tutti si sono impegnati a saldare i conti nel giro di qualche giorno. Una volontà che l’Amministrazione ha premiato con una sorta di tolleranza: ancora per qualche giorno i servizi saranno garantiti, poi si procederà definitivamente alla sospensione per i morosi.

L'assessore: Attenti ai fragili ma giusti con chi paga regolarmente

“I casi di particolare fragilità sono seguiti con attenzione dai servizi sociali – commenta l’assessore alle Scuole Angela Crisafulli –, abbiamo infatti ricordato che chi versa in situazioni critiche può rivolgersi al Comune per essere sostenuto. Siamo sempre disposti ad ascoltare e confrontarci sui problemi e sulle possibili soluzioni, ma non possiamo derogare al principio di giustizia sociale. Siamo attenti alle fragilità e, allo stesso tempo, dobbiamo tutelare le famiglie che versano ogni mese le tariffe dovute”.

 

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