Schianto in autostrada, Caritas in lutto per la morte di Tommaso Corradini: "Un amico sorridente, attento a tutti"
Due persone morte in un terribile incidente avvenuto ieri lungo l’A26 Genova-Gravellona, in corrispondenza dello svincolo Casale Monferrato Sud.
Schianto in autostrada, Caritas in lutto per la morte di Tommaso Corradini: "Un amico sorridente, attento a tutti".
Schianto in autostrada, Caritas in lutto per la morte di Tommaso Corradini: "Un amico sorridente, attento a tutti"
MILANO – Due persone morte in un terribile incidente avvenuto ieri lungo l’A26 Genova-Gravellona, in corrispondenza dello svincolo Casale Monferrato Sud. Un maxi tamponamento che non ha lasciato scampo a due uomini, Pietro Puricelli, 71enne originario di Groppello, nel pavese, e Tommaso Corradini, 37 anni, nato a Monza e residente a Milano. Erano insieme, sulla stessa vettura. Le ferite riportate erano troppo gravi per entrambi: l’impatto con i due mezzi pesanti è stato violentissimo e della macchina sono rimaste solo le lamiere. Forse la causa dello schianto era la poca visibilità in strada a causa della nebbia, ma sarà la polizia stradale a ricostruire l’esatta dinamica del terribile incidente che ha visto coinvolte decine di auto e quattro mezzi tra camion e bilici.
Lutto per le vittime dello schianto.
Tommaso era molto conosciuto e lavorava come social media manager di Caritas Ambrosiana. Proprio dal gruppo Caritas è arrivato il messaggio di cordoglio:
“Tommaso era entrato a far parte della Caritas Ambrosiana in punta dei piedi prima, ancora giovanissimo, come volontario durante l’emergenza del terremoto del Molise, e successivamente, dopo il suo percorso di studi, come stagista nel Servizio Comunicazione nel 2016. Grazie alla sua preparazione, dedizione e volontà di mettere le sue capacità al servizio degli ultimi è entrato a far parte in pianta stabile del team di comunicazione di Caritas Ambrosiana nel 2017 specializzandosi nella gestione dei canali social e nella raccolta fondi. Attraverso il suo instancabile lavoro – si legge in una nota diffusa da Caritas – è riuscito a far crescere in modo significativo il numero di persone che seguono i profili Twitter, Facebook e Instagram di Caritas Ambrosiana impegnandosi a costruire una narrazione positiva del lavoro quotidiano di tutti gli operatori e volontari che hanno a cuore la sorte dei più poveri”.
“Tommaso era convinto che i social, sovente territorio di scetticismo e d’odio, potessero essere contaminati da storie positive, di speranza, di inclusione, di risalita, di visibilità agli invisibili. Continuamente ripeteva che la Caritas Ambrosiana aveva enormi potenzialità dando voce ai poveri che quotidianamente incontra. E ha messo tutto se stesso in un’avventura che, a ben vedere, era il proseguimento delle significative esperienze del suo passato di educatore. Il suo contributo alla raccolta fondi ha consentito di portare aiuti in Diocesi e nel mondo e di realizzare decine di progetti sostenendo migliaia di persone in stato di necessità”. I suoi colleghi e amici lo vogliono ricordare “sorridente, energico e pieno di vita sempre attento alle necessità di tutti, sempre pronto e disponibile per ogni attività da realizzare, sempre propositivo e con la voglia di imparare e sperimentarsi in progetti nuovi e innovativi. Caritas Ambrosiana partecipa con affetto, amicizia e vicinanza al dolore dei famigliari e amici. Ciao Tommaso, grazie per essere stato con noi sarai sempre nei nostri pensieri”.