A proposito di risparmi energetici: perchè non viene abolita l'ora solare? Intanto tra sabato 29 e domenica 30 ottobre si spostano le lancette
La questione è molto dibattuta, tra favorevoli e contrari, già dal 2018. Se c'è un risparmio energetico, perchè non si cambia?
E' il tema principale di questi tempi, ancora più rilevante di una guerra in corso o della formazione del nuovo Governo. Un argomento su cui molto si dice, molto si legge, ma poco si fa: il caro bollette e il risparmio energetico. Un aiuto quasi a costo zero potrebbe derivare dall'abolizione del cambio di ora. Tuttavia...
Perchè non viene dunque abolita l'ora solare?
Per chi come il sottoscritto si trova a "titolare" molti degli articoli che leggete su questo portale, come su altri strumenti, la sensazione di deja vu è forte ogni sei mesi circa, dal 2018 a questa parte. Ogni volta che ci troviamo a dover annunciare il cambio dell'ora, da legale a solare o viceversa, da quattro anni a questa parte si aggiunge sempre "potrebbe essere l'ultima volta".
Se prima questa sottolineatura era solo una questione di colore o poco più (oltre a darci la possibilità di "allungare il brodo" ad una notizia che in sè, lo ammettiamo, si potrebbe liquidare con tre righe di testo), ora il tema diventa più stringente. Eh sì, perchè quell'ora in più di luce e calore nel pomeriggio (con, di contro, conseguente ora in più di buio al mattino), potrebbe far risparmiare, secondo diversi studi, tanti bei soldini in corrente elettrica e gas ai privati, agli uffici, alle scuole, con un risparmio stimato per l'Italia tra i 500 milioni e i 2 miliardi di euro (visto quanto sono lievitati i prezzi dell'energia).
Ma andiamo con ordine
La questione è molto dibattuta tra favorevoli e contrari già dal 2018, quando alcuni paesi dell'Unione Europea, in particolare quelli nordici, chiesero l'abolizione del cambio di ora, ritenendo che i vantaggi dello sfruttamento della luce naturale fossero inesistenti. Ci fu un referendum europeo per abolire il meccanismo di spostamento dell’ora ma risposero all’appello appena 5 milioni di cittadini che si dichiararono favorevoli a cambiare questo sistema. Bruxelles lasciò dunque libero arbitrio agli Stati membri sulla questione, ma di fatto non è mai stata presa una decisione sull’argomento.
La petizione italiana che ha raggiunto oltre 220mila firme
Sono oltre 220mila le persone che hanno firmato nell'arco di pochi giorni una petizione sul sito change.org per chiedere al Governo di eliminare il ritorno dell’ora solare. Secondo i sostenitori della petizione - la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) e Consumerismo No profit - "il passaggio permanente all’ora legale consentirebbe di guadagnare un’ora di luce e calore solare ogni giorno e, considerati gli attuali prezzi del gas, determinerebbe nel nostro paese risparmi sui consumi di energia stimabili in circa 1 miliardo di euro solo nel primo biennio".
"Il risparmio energetico derivante dall’adozione permanente dell’ora legale - proseguono i promotori - consentirà tra l’altro di tagliare le emissioni climalteranti per un totale di 200.000 tonnellate di CO2 all’anno, con conseguenze positive sulla salute umana oltre che risparmi economici dovuti alla riduzione della combustione di fonti fossili per illuminazione e riscaldamento
Prima dell’impennata dei prezzi del gas, Terna ha quantificato in 420 milioni di kilowattora l’energia elettrica risparmiata nei 7 mesi del 2022 in cui è in vigore l’ora legale, con un minor consumo di elettricità in 15 anni pari in Italia a 10 miliardi di kilowattora, per un totale di 1,8 miliardi di euro risparmiati grazie all’ora legale."
Se l’appello, come è quasi certo, dovesse cadere nel vuoto, il cambio sarà d’obbligo e dovremmo aspettare la notte fra sabato 25 e domenica 26 marzo per riavere l’amata ora legale.
L'ultimo appello: proroga di un mese per il passaggio di ora
Una seconda richiesta, sempre lanciata dai promotori della petizione, è quella di prorogare di un mese il passaggio dell'ora, in modo tale da permettere al nuovo Governo di deliberare in merito:
"Vi informiamo altresì di aver richiesto al Governo in carica una proroga temporanea di almeno 30 giorni per dare la possibilità al nuovo di decidere con un provvedimento definitivo.
Siamo sempre lieti si potete condividere la petizione e invitare altri cittadini alla sua sottoscrizione.
Più siamo e più vinciamo.
Continueremo ad informarvi di ogni sviluppo".
Luigi Gabriele (Consumerismo) & Alessandro Miani (SIMA)
Tra i firmatari dell’appello figurano il sottosegretario al Ministero della Salute Andrea Costa, il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania ed ex Euro-parlamentare Nicola Caputo, Luigi Gabriele (Presidente di Consumerismo No Profit), Francesco Schittulli (Presidente LILT), Annarita Corrado (Dirigente Scolastica e l’epidemiologo Prisco Piscitelli (Vicepresidente SIMA).
Opinioni contrastanti e un vero dibattito mai iniziato
Secondo una ricerca realizzata dal Centro Studi di Conflavoro PMI, è emerso che mantenere l’ora legale farebbe risparmiare 2,7 miliardi di euro nel 2023 sui consumi dell’elettricità. Non è di questo avviso però il ministro uscente della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, secondo cui non ci sarebbero tutti questi vantaggi perché queste stime non tengono conto del maggior consumo di corrente di mattina che si verrebbe a creare con l'ora legale permanente.
Potremmo citare decine di studi pro e contro, ma una cosa è certa: tanto per cambiare, non c'è volontà di affrontare con serietà l'argomento. In un'epoca in cui mandiamo degli esseri umani nello spazio, sembra davvero impossibile che non si riesca a stabilire inequivocabilmente se ci sia o meno un vantaggio.
Ed è troppo facile fare gli indifferenti con la bolletta degli altri...
Andrea Demarchi