Riqualificazione per l’area ex Stella di Corsico: parte il progetto Spugna
Il progetto prevede che l'acqua dovuta alle piogge intense sarà così correttamente drenata e non accumulata, finendo in un bacino naturale, senza sovraccaricare la rete fognaria
Riqualificazione per l’area ex Stella: parte il progetto Spugna
CORSICO - Nei giorni scorsi è stato avviato il cantiere finanziato con fondi del PNRR nell'ambito del Piano Urbano Integrato “Città Metropolitana Spugna”.
L’intervento mira a riqualificare i parcheggi dell’area ex Stella in via Matteotti, soggetti a frequenti allagamenti durante le piogge intense. Grazie alla collaborazione con Città Metropolitana e Gruppo Cap, il progetto ha ottenuto un finanziamento di oltre 960mila euro.
Verrà creato un bacino per raccogliere acque piovane
La proposta prevede la realizzazione di un bacino naturalistico per raccogliere e gestire le acque piovane. Questo sistema consentirà di evitare il sovraccarico della rete fognaria e ridurre l’accumulo d’acqua sulla pavimentazione del parcheggio, che sarà anch’esso sottoposto a rifacimento. Le acque confluiranno nel bacino di detenzione per essere assorbite dal terreno, assicurando un drenaggio naturale e duraturo.
Divieto di sosta nell’area parcheggio dove c'è la Casa dell’acqua
Per permettere l’avvio dei lavori, il Comune ha istituito il divieto di sosta nell’area dove è collocata la Casa dell’Acqua. Tuttavia, per minimizzare i disagi, il parcheggio adiacente alla stazione resterà accessibile, con interventi organizzati in modo alternato.
Il sindaco: "Il parcheggio dell’area ex Stella sarà riqualificato
“Il Progetto Spugna si avvale di strategie naturali per assorbire e immagazzinare le acque piovane in modo locale e naturale, alleggerendo le reti fognarie cittadine - ha spiegato il sindaco Stefano Martino Ventura -. In questo modo, il parcheggio dell’area ex Stella, caratterizzato da continui allagamenti e da una pavimentazione sconnessa da anni, sarà riqualificato e le precipitazioni intense non saranno più causa di problematiche: l’acqua sarà correttamente drenata e non accumulata, finendo nel bacino naturale, senza sovraccaricare la rete fognaria e gli impianti di depurazione”.
T.G.