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Rino Pruiti sulla Governance del Parco Agricolo Sud Milano: "Facciamo chiarezza"

"Il Parco Agricolo Sud Milano è prezioso ed è compito di noi Amministratori locali custodirlo e valorizzarlo", afferma il presidente Pruiti

Rino Pruiti sulla Governance del Parco Agricolo Sud Milano: "Facciamo chiarezza"
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Il Presidente dell'Assemblea dei Sindaci del Parco Sud Rino Pruiti fa chiarezza sulla Governance del Parco Agricolo Sud Milano.

Rino Pruiti sulla Governance del Parco Agricolo Sud Milano

MILANO - "Nel fare gli auguri di buon lavoro all'architetto Maurizio Federici, commissario del Parco Agricolo Sud Milano, mi preme sottolineare che questi non sostituirà l'attuale Presidente e che il Direttore e il Direttivo rimangono pienamente operativi e con gli attuali poteri", dichiara Daniele Del Ben, Presidente del Parco Agricolo Sud Milano.

Le parole del Presidente del Parco Agricolo Sud Milano

"Il compito che la legge attribuisce al commissario", aggiunge il Presidente,  "non è, come dichiarato erroneamente da autorevoli voci provenienti da Palazzo Lombardia, quello di giungere ad un "allineamento dell'ente alla governance regionale" ma dovrà limitarsi entro 90 giorni ad effettuare la ricognizione delle risorse patrimoniali, economico-finanziarie, umane e strumentali del Parco, nonché dei rapporti giuridici attivi e passivi e dei beni mobili e immobili, di proprietà o in utilizzo, funzionali a garantire la gestione e la tutela dell'area, e alla conseguente trasmissione alla Regione.

Ribadisco che un ruolo determinante nella definizione degli assetti futuri della governance futura del Parco Sud lo svolgeranno, nel rispetto della Legge regionale, i territori e i sessanta Sindaci delle aree interessate. Mi stupisco che questo concetto elementare pare sfuggire a chi queste regole le ha scritte".

Il commento del Presidente dell'Assemblea dei Sindaci del Parco Sud

Rino Pruiti, Presidente dell'Assemblea dei Sindaci del Parco Sud aggiunge: "Il Parco Agricolo Sud Milano è prezioso ed è compito di noi Amministratori locali custodirlo e valorizzarlo. I sessanta Comuni del Parco avranno l'onere e l'onore di riscriverne lo Statuto e, successivamente, nominarne il Consiglio di gestione insieme alla Città metropolitana per quanto di nostra competenza. Si tratta di tappe delicate e determinanti nel definire gli assetti futuri, il nostro impegno in tal senso non verrà meno".

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