Rincaro biglietti Atm, è scontro. Pruiti: "No agli aumenti", Negri: "Tassa su poveri e pendolari"
Dopo il rincaro del 2019, arriva un ulteriore aumento, il biglietto costerà 2 euro e 20 centesimi.
BUCCINASCO - È scontro sulla notizia dei rincari per i biglietti del trasporto pubblico nel bacino di Città metropolitana di Milano, Monza, Brianza, Lodi e Pavia.
Rincaro biglietti Atm, è scontro
“Dopo il rincaro del 2019, arriva un ulteriore aumento, il biglietto costerà 2 euro e 20 centesimi – commenta il sindaco di Buccinasco Rino Pruiti –. Se nel 2019 la decisione fu giusta e “democratica” perché annullava le differenze tra chi abita a Milano e chi nei comuni della cintura milanese, oggi ritengo questa scelta assolutamente ingiusta e sbagliata. Il regolamento tariffario regionale stabilisce che le tariffe debbano essere adeguate annualmente in base al tasso di inflazione definito dalla regione stessa con proprio atto. E quindi? Tutto risolto così? I regolamenti si possono cambiare. Si devono cambiare, è una necessità”. Il sindaco sottolinea che “nel periodo peggiore per l’ambiente e per l’economia dei lavoratori, Regione Lombardia, Comune di Milano, Città metropolitana di Milano e Agenzia per la mobilità non sono in grado di fare una politica seria. A che servono i proclami sull’emergenza climatica e sull’inquinamento se invece di favorire il trasporto pubblico si aumentano i costi?”. A Buccinasco “il Comune dà ad Atm circa 600 mila euro all’anno per avere un servizio che resta comunque insufficiente, dà inoltre un contributo ai giovani under 26 che sottoscrivono l’abbonamento annuale e non smette di battersi per l’arrivo della metropolitana – conclude Pruiti –. Chiedo che si riveda questa decisione e a tutti i sindaci della Città metropolitana di attivarsi”.
Negri: "utilizzare i mezzi pubblici non è una scelta, ma una necessità"
Sulla questione è intervenuto anche Simone Negri, sindaco di Cesano Boscone e consigliere in Città metropolitana. “Con l’assestamento di bilancio del 27 luglio 2022, Regione Lombardia ha obbligato gli enti regolatori del Trasporto Pubblico Locale (TPL), tra cui la nostra Agenzia, ad adeguare le proprie tariffe. L’agenzia del TPL del bacino della Città Metropolitana di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia potrà decidere come modulare tale aumento in virtù delle proprie esigenze, di specifici obiettivi di mobilità, preservando magari gli abbonamenti a danno dei singoli titoli di viaggio, ma si dovrà attenere a quanto deciso dal governo regionale e in qualche modo dovrà rivedere, al rialzo, le tariffe. Ancora non è chiaro come verranno ripartiti questi aumenti, non è corretto parlare di cifre in queste ore, ma è evidente che siamo di fronte a un duro colpo assestato all’utilizzo dei mezzi pubblici, proprio mentre andrebbero grandemente favorite tutte le forme di mobilità sostenibili alternative all’automobile, per la tutela dell’ambiente, per una migliore qualità di vita e dei servizi nelle nostre città”. Negri evidenzia che “per molti utilizzare i mezzi pubblici non è una scelta, ma una necessità. Se l’inflazione è una tassa iniqua che colpisce tutti, aumentare il costo dei biglietti del trasporto pubblico equivale a una nuova tassa che verrà pagata dall’ambiente e da chi non può spostarsi diversamente, spesso a causa della propria condizione economica o della necessità di entrare a Milano dal resto della provincia o della regione. Una tassa sui poveri e sui pendolari”. Secondo il consigliere metropolitano, “bisogna intervenire con contributi ai pendolari. In altri Paesi come Spagna, Lussemburgo e Germania, pur con diverse modalità, stanno sperimentando forme di gratuità del trasporto pubblico nella prospettiva di una vera transizione ecologica, della sostenibilità e dell’uguaglianza”.