MOTORWEEK 2021

Revisioni auto, meno spese nel 2020. E il 2021…

La contrazione è dovuta alla riduzione dei veicoli revisionati causa pandemia. E adesso si attende il possibile aumento della tariffa

Revisioni auto, meno spese nel 2020. E il 2021…
Pubblicato:
Aggiornato:

Revisioni auto, meno spese nel 2020. E il 2021…

Revisioni auto, meno spese nel 2020. E il 2021…

Le revisioni auto sono obbligatorie per legge, tuttavia il 2020 non è stato un anno come tutti gli altri per ovvie ragioni. E di conseguenza è stato possibile rinviare il tradizionale esame alla nostra vettura. I dati a livello nazionale diffusi dal Ministero dei Trasporti ed elaborati dall’Osservatorio Autopromotec parlano chiaro: lo scorso anno per la revisione sono stati spesi 892,7 milioni di euro nelle officine private autorizzate e nei centri revisione. Nel 2019 tale cifra ammontava complessivamente a 959,6 milioni di euro. Morale: si è registrato un calo del 7% della spesa. Si tratta di una contrazione importante, da attribuire essenzialmente ad una riduzione dei veicoli revisionati, che sono stati 13.348.606 contro i 14.348.718 del 2019 (-7%).

Revisioni auto, i perché del calo

Il calo del numero delle revisioni eseguite è dovuto alla pandemia e in particolare alle limitazioni degli spostamenti non necessari per il contenimento del virus durante il lungo periodo di lockdown generalizzato della primavera scorsa (marzo-maggio). Tali limitazioni hanno portato quindi all’impossibilità per molti automobilisti di portare i mezzi alla revisione in tempo, o comunque alla necessità di posticiparne la scadenza.

La divisione per regioni

L’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec fornisce anche un prospetto sulla spesa per le revisioni auto nelle regioni italiane. Nel 2020 la regione che ha registrato il maggiore calo della spesa rispetto al 2019 è la Calabria (-10,6%), seguita dalla Sicilia e dalla Liguria (ex aequo con il -9,8%), quindi da Campania (-9,7%) e Lazio (-9,2%). In coda alla graduatoria, e quindi con il calo più contenuto della spesa, ci sono invece il Friuli Venezia Giulia (-4,6%), l’Emilia Romagna (-4,5%), il Trentino Alto Adige (-3,8%) e il Veneto (-3,4%).

Un futuro incerto

Quel che è stato è stato, ma il 2021 come sarà? Attualmente c’è un po’ di confusione, perciò è bene andare con ordine. Con la Legge di Bilancio 2021 l’ormai ex Governo Conte ha stabilito che la tariffa della revisione dovrà aumentare di 9,95 euro. Indicando anche una data per far scattare l’aumento, ossia quella del 31 gennaio 2021. Tuttavia manca ancora il provvedimento attuativo ministeriale, quindi in realtà l’1 febbraio non è scattato nessun rincaro e ad ora si è tutti in attesa di istruzioni.

Conti alla mano

Il nuovo costo potrebbe essere così composto: il prezzo base da 45 passa a 54,95 euro, a cui va aggiunta l’IVA (quindi altri 12,09 euro). Ecco poi i diritti di motorizzazione (10,20 euro) e il corrispettivo del servizio di versamento postale (1,78). Sommando tutto si arriva a 79,02 euro, contro i 66,88 degli anni anni precedenti (tariffa ferma dal 2007). In parallelo dovrebbe anche essere introdotto una sorta di «bonus veicoli sicuri», quantificato esattamente in 9,95 euro. Purtroppo non è per tutti, ma è destinato a chi deve fare la revisione nel 2021, 2022 e 2023: la prima sarà di fatto esentata dall’aumento base, ma il bonus varrà una sola volta e su un solo veicolo nel caso se ne possegga più di uno.

Redazione Motori: press@deinaviganti.it

 

Seguici sui nostri canali