Restiamo insieme a Cesano

Dopo Trezzano anche Cesano vince il bando regionale per finanziare attività aggregative per i ragazzi

Ai fondi regionali il Comune aggiunge 27,5 mila euro portando il totale del budget a 137,5 mila euro.

Dopo Trezzano anche Cesano vince il bando regionale per finanziare attività aggregative per i ragazzi
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Dopo il Comune di Trezzano anche quello di Cesano Boscone vince il bando promosso da Regione Lombardia ottenendo un finanziamento di 110 mila euro da utilizzare per iniziative rivolte a ragazze e ragazzi.

Il finanziamento di 110mila euro

CESANO BOSCONE – Il Comune di Cesano Boscone ha vinto un bando regionale che finanzia con 110 mila euro un programma di iniziative rivolte a ragazze e ragazzi che ha l’obiettivo di promuovere la  socialità dopo i lunghi isolamenti causati dalla pandemia, di contrastare la povertà culturale, di favorire l'integrazione. Ai fondi regionali il Comune aggiunge 27,5 mila euro portando il totale del budget a 137,5 mila euro.

Le iniziative in programma e quelle già avviate

Le iniziative sono in parte già state avviate, tra queste il teatro al parco e il cinema all’aperto per bambini. Il resto del cartellone, dal titolo Restiamo insieme a Cesano e che punta a coinvolgere più di 200 bambini e ragazzi tra gli 0 e i 17 anni, sarà composto nelle prossime settimane poiché il bando finanzia progettualità che si potranno svolgere fino a marzo del 2023. Tra queste sono previsti ancora e tra l’altro laboratori teatrali, progetti di accoglienza nelle scuole, settimane vacanza.

L'assessora Ravasi: finanzieremo iniziative aggregative per i giovani cesanesi

“Ringrazio gli uffici – commenta l’assessora alle Politiche per l'Istruzione Ilaria Ravasi - perché nel brevissimo tempo concesso dai tempi del bando regionale sono riusciti a dare seguito all’indicazione dell’amministrazione, centrando un obiettivo importante. Restiamo insieme a Cesano ci consentirà di finanziare numerose iniziative di inclusione sociale e di arricchimento per tante ragazze e ragazzi cesanesi che anche a causa della pandemia hanno bisogno di ricostruire reti con gruppi di coetanei e con la comunità educatrice diffusa tra le tante associazioni che potranno collaborare al progetto”.

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