Pugno duro contro i furbetti che non pagano le tasse della scuola

Il sindaco Simone Negri: "Controlli a tappeto per chi usufruisce di agevolazioni senza averne diritto"

Pugno duro contro i furbetti che non pagano le tasse della scuola
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Pugno duro contro i furbetti che non pagano le tasse della scuola.

Pugno duro contro i furbetti che non pagano le tasse della scuola

CESANO BOSCONE – Il pugno duro contro chi non paga le tasse, tutte, sta portando i suoi frutti. Una decisione “non certo popolare – ammette il sindaco Negri – ma è una questione di giustizia sociale: le tasse vanno pagate”.

Gli insoluti della mensa scolastica

Tra le riscossioni forzate messe in campo dal Comune, c’è un occhio anche agli insoluti della mensa scolastica. Diversamente da altri territori che ha deciso di negare il pasto ai bambini i cui genitori non pagano la retta della refezione, Cesano ha sempre specificato che “nessun bambino rimarrà senza piatto. Le discriminazioni non ci appartengono e preferiamo mettere in campo altri provvedimenti che non penalizzino la crescita dei bambini”, ha detto il sindaco Simone Negri. Ecco, allora, strategie condivise per riportare nelle casse comunali quanto dovuto.

Provvedimenti di fermo auto e di pignoramento

Non solo tasse sulla refezione, ma anche multe non pagate e morosità sui tributi comunali. “Abbiamo previsto – spiega l’assessore al Bilancio Giuseppe Ursino – delle rateazioni da parte dei contribuenti, ma dove il confronto è stato impossibile, si sono resi necessari provvedimenti di fermo auto e di pignoramento presso terzi”. Le azioni di recupero del quinto dello stipendio e della pensione hanno riguardato 688 persone “anche se per 354 l’estinzione si è rivelata negativa, forse perché sussistono già richieste da parte di altri creditori”, spiegano dal Comune.

 

I numeri

Le maggiori violazioni? Quelle relative alle multe che hanno generato un credito per il Comune di circa 300mila euro. Sono 49 i casi, invece, di entrate tributarie e patrimoniali non versate. I fermi delle auto sono 1030, per un totale di 828mila euro. Il recupero di Imu e Tasi supera il 40%, arrivando a oltre 215mila euro. In totale, sono oltre 775mila gli euro rientrati nelle casse comunali per le attività di recupero e morosità.

Controlli sulla misura Nido Gratis

Ma veniamo alla scuola: con il pugno duro amministrativo, la percentuale di incasso delle morosità è cresciuta di quattro punti, arrivando all’82%. Importante anche il lavoro sui controlli relativi alla presentazione dei documenti Isee: ben 42 non avevano i requisiti per le agevolazioni. “In queste settimane – aggiunge il sindaco – i controlli si concentreranno anche sui beneficiari della misura Nido Gratis: incrociando i dati stanno emergendo alcune situazioni anomale. Non è giusto che un servizio così prezioso e costoso, anche per le casse comunali per via dell’Imu, venga erogato gratuitamente a chi lo può pagare”.

FG

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