Progetto Lavagna al via: sportelli di ascolto, tirocini di lavoro e piani finanziari

Il piano che riguarda Corsico è rivolto a 506 nuclei che vivono negli alloggi Aler.

Progetto Lavagna al via: sportelli di ascolto, tirocini di lavoro e piani finanziari
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Progetto Lavagna al via: sportelli di ascolto, tirocini di lavoro e piani finanziari.

Progetto Lavagna al via: sportelli di ascolto, tirocini di lavoro e piani finanziari

CORSICO – Il progetto si chiama “Quartiere Lavagna: disegnare nuovi scenari di inclusione sociale” e in soldoni, è il caso di dirlo, si tratta di 250mila euro da destinare al quartiere popolare tra Corsico e Cesano, spesso dimenticato un po’ perché i palazzi e gli edifici (come quel supermercato che attende da anni la rimozione dell’amianto del tetto) sono di Aler e quindi dovrebbe essere l’Azienda Lombarda Edilizia Residenziale a occuparsene, un po’ perché troppo spesso è rimasto ai margini o si è reso scenario di fatti di cronaca nera.

Copertura economica

“Nei mesi scorsi abbiamo presentato un progetto – spiega il sindaco Filippo Errante – che è rientrato tra i 33 approvati da Regione, ma non nella prima tranche di quelli finanziati. Ora riceve la copertura economica per poter essere avviato. Il progetto conferma il nostro impegno a favore del quartiere Lavagna”.

Entro il 2020

Una volta ottenuto il finanziamento regionale, il Comune procederà con i partner che erano stati individuati dal progetto per verificare le diverse fasi operative e quindi per definire le azioni da mettere in campo fin dai prossimi mesi. I progetti finanziati dovranno concludersi entro il 2020, con una durata massima due anni, senza proroghe.

506 nuclei familiari coinvolti

Il piano che riguarda Corsico è rivolto a 506 nuclei che vivono negli alloggi Aler (via Curiel, Cellini, Marzabotto e Italia), tutti con differenti fasce di età e situazioni di vulnerabilità (come anziani soli, disabili, famiglie monoparentali con bimbi piccoli) e alto tasso di disoccupazione.

Gli obiettivi

L’Amministrazione spiega gli obiettivi del progetto: “ridisegnare sia l'attivazione sociale del quartiere, sia i legami sociali, sia i rapporti tra inquilini ed Ente gestore/proprietario degli alloggi e tra inquilini e servizi sociali territoriali; prevenire e sensibilizzare sui temi del consumo e del contrasto alla morosità incolpevole; sviluppare e consolidare relazioni collaborative tra inquilini, proprietari e Aler verso una sperimentazione di forme ibride di gestione condivisa degli stabili”.

In pratica

Saranno istituiti sportelli di ascolto, informazione e orientamento, programmati momenti di aggregazione, grazie alla sinergia tra condomini e associazioni locali, e previsti percorsi di educazione finanziaria e gestione del patrimonio, oltre a iniziative per sensibilizzare sulla cura delle parti del quartiere e degli spazi comuni degli stabili.

Piani di rientro e inclusione

Importante anche l’attivazione di piani di rientro per soggetti morosi incolpevoli e i piani di inclusione attiva che riguardano accompagnamento, formazione e tirocini per chi è in cerca di lavoro. “Grazie a questo finanziamento – evidenzia l’assessore alle Politiche sociali e della casa Fabio Raimondo – andremo a intervenire in un quartiere che merita tutta la nostra attenzione. L’obiettivo è quello di favorire la coesione sociale e l’inclusione lavorativa dei nuclei familiari che vivono un disagio abitativo”.

FG

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