Premio Caesius 2025: un tributo a chi ha reso Cesano Boscone una comunità più umana
Cinque cittadini esemplari, tra memoria e impegno attivo, premiati per il loro instancabile servizio alla collettività. Un riconoscimento che celebra il valore del dono e della responsabilità sociale

Sono stati un punto di riferimento per tutta la comunità di Cesano Boscone per aver dedicato molto del loro tempo agli altri. Protagonisti di numerose iniziative di volontariato, hanno promosso e sono stati i principali fautori di molti progetti di carattere sociale.
Premio Caesius 2025
CESANO BOSCONE - Ieri, 2 giugno 2025, al parco Pertini è stato consegnato il “Premio Caesius” a cinque personalità cesanesi di spicco. La Commissione civiche benemerenze ne ha attribuite tre alla memoria (Laura Gessaroli, don Luigi Caldera e Alessio Menegoli) e le altre due a Tiziano Bernabé e a Giacomo Camera. Dopo la cerimonia ufficiale del 2 Giugno e gli interventi istituzionali del sindaco Marco Pozza e della vice presidente dell’ANPI cesanese Paola Ariis, sono stati consegnati le benemerenze civiche. Sul palco, insieme al primo cittadino, c’era il vicesindaco Fulvio Paladini che ha la delega alla partecipazione e alla cittadinanza attiva. Con lui il consigliere comunale Simone Fortini, l’insegnante Alessandra Ascente per l’Istituto Alessandrini, Giovanni Moro, per le imprese locali e don Fabio Verga.
«La disponibilità al servizio dei premiati, nella molteplicità delle forme e delle sensibilità, è un dono – ha sottolineato l’assessore Fulvio Paladini – che precede il merito e che in un certo senso ci sorprende e ci contagia. Nello stesso tempo è un bene comune non scontato, un patrimonio sociale che è affidato alla nostra responsabilità, che va coltivato, che va promosso, come ben sanno i tanti qui oggi presenti che hanno responsabilità in ambiti educativi o organizzativi».
I premi nel dettaglio
Il primo premio alla memoria è stato per Laura Gessaroli, colonna portante del circolo Abete rosso di Legambiente per circa 30 anni, che ha promosso il rispetto della natura e ha dato vita all'Oasi dei Nuovi Nati, un polmone verde ricco di biodiversità nel cuore della città. Ha inoltre dimostrato una profonda sensibilità anche sui temi sociali, partecipando attivamente a comitati in difesa del bene pubblico e accogliendo nella sua famiglia bambini dalla Bielorussia. È stato consegnato da don Fabio Verga al marito di Laura Gessaroli, Paolo e alla figlia Fulvia Erasmi con i piccoli Samuele e Christian. È stato poi premiato Tiziano Bernabé, per la sua sensibilità e attenzione verso le persone più fragili all'interno dell'Istituto Sacra Famiglia, dove è stato un punto di riferimento per la sua professionalità e umanità. Anche dopo il pensionamento, ha continuato a offrire il suo aiuto, diventando una presenza fissa nelle iniziative sul territorio cesanese, in particolare per il supporto tecnico audio e video. Appassionato di fotografia, ha sempre catturato i momenti significativi della vita cittadina, soffermandosi sulle persone che per lui rappresentano la vera linfa della comunità. A consegnare il premio è stato Giovanni Moro. Un riconoscimento alla memoria è stato dato dalla presidente del Consiglio comunale Mara Rubichi a Rosella Caldera (sul palco insieme al marito) sorella di don Luigi Caldera, già parroco della chiesa di San Giovanni Battista e poi prevosto della Comunità pastorale “Madonna del Rosario”. Ricordato come "uomo solido" con una fede granitica, ha dedicato la sua vita all'incontro con gli altri, diventando un riferimento autorevole per credenti e non. Ha promosso attivamente le attività sociali sul territorio, come l'Istituto Sacra Famiglia e il Cinema Teatro Cristallo, e ha favorito la collaborazione tra parrocchie e associazioni locali per promuovere l'integrazione sociale. Dopo un momento musicale proposto dalla Ricordi Music School, la cerimonia è proseguita con l’assegnazione del premio a Giacomo Camera che ha ricevuto la benemerenza per aver incarnato i valori fondamentali del riconoscimento civico, distinguendosi in particolare durante il periodo più critico della pandemia da Covid-19. Ha organizzato le vaccinazioni e attrezzato la sua farmacia per accogliere e supportare i cittadini, trasformandola in un punto di riferimento essenziale per la salute pubblica. La disponibilità e l’impegno suo e delle sue collaboratrici, che travalicano i confini della professione, sono testimonianza di un servizio alla comunità che va ben oltre il mero esercizio commerciale. La consegna è stata fatta dal consigliere comunale Simone Fortini. Alla mamma Pietrina e a Monica Menegoli è stata poi data da Alessandra Ascente la benemerenza alla memoria di Alessio Menegoli, ricordato come poeta e sognatore gentile, sempre pronto ad aiutare gli altri e attivo su più fronti nel volontariato. Con la sua capacità di ascoltare senza giudicare e di offrire senza aspettarsi nulla in cambio, ha donato tempo e speranza a chi aveva bisogno. Si è speso per i più deboli e per l'ambiente, mostrando particolare sensibilità su temi quali la disabilità, il contrasto alle ludopatie e i diritti civili.
Un messaggio che va oltre le storie particolari
«Si tratta di un riconoscimento – ha sottolineato l’assessore Fulvio Paladini – che riguarda certamente le loro persone nello specifico, ma che nello stesso tempo intende portare un messaggio che va anche oltre le loro storie particolari per abbracciare i tanti che ogni giorno, secondo le proprie possibilità e il proprio ruolo, nei luoghi e nelle situazioni che la vita propone, si impegnano per gli altri mettendosi al servizio del prossimo e della comunità».






