Povertà alimentare: un convegno (e una festa) per parlarne

Oggi in piazza Europa un pomeriggio di incontri, laboratori sul tema del cibo e dell’educazione alimentare e spettacoli.

Povertà alimentare: un convegno (e una festa) per parlarne
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Povertà alimentare: un convegno (e una festa) per parlarne.

Povertà alimentare: un convegno (e una festa) per parlarne

CORSICO – Un “manifesto” per la lotta alla povertà alimentare nel Corsichese. Verrà firmato questa domenica, 29 settembre, a Corsico, tra diverse associazioni e cooperative attive sul territorio, durante la conferenza di chiusura del progetto “Povertà alimentare e food policy locali: percorsi di innovazione attraverso gli attori del cibo” , finanziato dalla Fondazione Cariplo e portato avanti da ActionAid, BuonMercato, La Speranza, Coordinamento Genitori Democratici CGD Lombardia, Forum Cooperazione e Tecnologia.

Oggi in piazza Europa

L’appuntamento si terrà in piazza Europa a partire dalle 14 e sarà un pomeriggio di incontri, laboratori sul tema del cibo e dell’educazione alimentare e spettacoli. I firmatari del manifesto intendono promuovere azioni di contrasto alla povertà alimentare nel Corsichese, puntando su modelli innovativi che sappiano coniugare solidarietà e giustizia, sostenibilità e inclusione.

Un Consiglio del cibo

Si impegnano anche a costituire un Consiglio del cibo del Corsichese: uno strumento di coordinamento tra i vari attori e di dialogo costante con le istituzioni e il territorio; a sostenere l’acquisto di cassette alimentari dai gruppi di acquisto solidali e facilitare l’accesso alle mense gratuite per le fasce di popolazione in difficoltà; promuovere attività di educazione alimentare e l’accesso agli orti; a sostenere gli spazi di partecipazione civica dove proporre politiche del cibo eque e sostenibili.

Il progetto

La sottoscrizione del manifesto è uno degli obiettivi raggiunti dal progetto “Povertà alimentare e food policy locali: percorsi di innovazione attraverso gli attori del cibo”, lanciato nel giugno 2018 per innovare la filiera dell’assistenza alimentare, attraverso l’elaborazione di un modello che da un lato migliori la qualità del cibo e dall’altro coinvolga agricoltori, imprese, associazioni, enti locali e consumatori, in un sistema di welfare comunitario e di economia solidale in grado di rispondere alle esigenze delle famiglie più indigenti.

La cassetta solidale

Tra le iniziative del progetto, anche la distribuzione di una cassetta della spesa con prodotti freschi provenienti da produttori locali del Parco agricolo sud Milano a 20 famiglie, salite a 27 nel corso della sperimentazione grazie al lancio di un crowdfunding locale da parte dell’associazione Buon Mercato. Obiettivo, garantire l’accesso della comunità a una dieta sana e a cibo adeguato, integrando l’alimentazione con prodotti freschi e biologici e una maggiore quantità di frutta e verdura. Traguardo raggiunto con successo: secondo il monitoraggio effettuato, infatti, più del 90% delle famiglie ha dichiarato che le proprie abitudini alimentari sono cambiate grazie al progetto, che includeva anche incontri formativi con cuochi e nutrizionisti per acquisire una maggiore consapevolezza.

Le parole dei protagonisti

“Il progetto ha scommesso sul potenziale degli attori territoriali di lavorare assieme per innovare le pratiche di assistenza alimentare - spiega Roberto Sensi di ActionAid -. Siamo riusciti a sperimentare un modello che non ha eguali in Italia, capace di coniugare sostenibilità ambientale, qualità del cibo, giustizia sociale, solidarietà e partecipazione”.

“BuonMercato ha sempre creduto nel sistema delle relazioni, e con questo progetto abbiamo costruito relazioni anche con il mondo dell'assistenza alimentare. Si è creata una bellissima condivisione di principi e pratiche da parte di ciascuno di questi attori, che prima viaggiavano su binari paralleli, mentre oggi si danno l'obiettivo comune di proteggere e migliorare, anche nell’ambito sociale, il territorio e la comunità locale”, dichiara il Direttivo di BuonMercato.

“Le famiglie coinvolte hanno mostrato vivo interesse al progetto e anche per noi è stata un’occasione di crescita, potendo operare con altre associazioni del territorio. La speranza è che questa rete si consolidi e, coinvolgendo le amministrazioni comunali, si possa continuare il percorso intrapreso per incidere positivamente sul contrasto alla povertà alimentare nelle nostre città”, spiega Pina Andrello della associazione La Speranza.

Per Gianni Alberta, del CGD Lombardia, “l'aspetto educativo è fondamentale per formare una nuova cultura del diritto al cibo e per contribuire a realizzare concrete azioni di contrasto alla povertà alimentare”.

Per Rosella Blumetti, responsabile formazione nelle scuole del progetto, “è dalla scuola che parte il cambiamento, per questo la nostra associazione lo sta stimolando, coinvolgendo la comunità scolastica. Positiva è stata la risposta di dirigenti, docenti e genitori nel contribuire a delineare delle Linee Guida che intendono facilitare futuri interventi”.

“Uno degli aspetti importanti del progetto è il legame tra le reti alternative del cibo presenti nel Parco Agricolo Sud Milano e le pratiche innovative di assistenza alimentare proposte - dichiara Davide Biolghini di Forum Cooperazione e Tecnologia - Un contributo essenziale per una ‘Politica del cibo di qualità’, che nutra in modo diverso i cittadini, compresi quelli più poveri, dei 61 Comuni del Parco Sud”.

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