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Polemiche sulla riqualificazione di via Grandi: botta e risposta tra opposizione e Comune

Tra le rivendicazioni l'abbattimento degli alberi, l'eliminazione dei parcheggi e il restringimento delle carreggiate.

Polemiche sulla riqualificazione di via Grandi: botta e risposta tra opposizione e Comune
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CESANO BOSCONE – Polemica sulla riqualificazione di via Grandi. Secondo le forze di opposizione, Fratelli d'Italia (Sanfelici e Raimondo), Lega (Cecchin) e Forza Italia (Marchesini): “Le opere sono costate ai cesanesi circa 700mila euro. Un importo che sarebbe potuto entrare nelle casse comunali a seguito dell’intervento dell’operatore che ha costruito il supermercato all’incrocio con via Isonzo, che l’amministrazione avrebbe potuto impiegare diversamente."

Polemiche sulla riqualificazione di via Grandi: "una scelta folle e politicamente demenziale"

"Se la rotatoria può aver portato qualche beneficio allo scorrimento del traffico, grande perplessità desta invece la realizzazione della pista ciclabile, larga oltremisura, che sembra fatta per servire il nuovo supermercato, non avendo sbocchi altrove. La sua realizzazione ha comportato il restringimento delle carreggiate in prossimità delle fermate degli autobus e nell’invito alla rotatoria; l’eliminazione di decine di posti auto lungo la carreggiata e conseguente disagio per residenti e attività commerciali; l’abbattimento degli alberi lungo via Grandi. Eppure, nella stessa zona, un percorso ciclo pedonale esiste già: dall’area cani dei Giardini della Costituzione fino al semaforo di via Isonzo in direzione M1 Bisceglie”.

Cesano non è Amsterdam – aggiungono Sanfelici e Raimondo –, la gente usa l’auto per muoversi, per portare i figli a scuola, per andare a lavorare, per fare la spesa. Bene la mobilità sostenibile e le piste ciclabili, ma soltanto se non penalizzano i residenti o danneggiano le attività commerciali. Aver ristretto e congestionato un asse viario fondamentale per l’ingresso e l’uscita da Cesano come via Grandi è una scelta folle e politicamente demenziale”.

L'amministrazione comunale risponde

Il sindaco Simone Negri e l'assessore ai Lavori pubblici Marco Pozza replicano alle accuse: “Spiace che venga utilizzato il termine “demenziale” nei nostri confronti e a tal proposito mi tocca rilevare che fino a qualche settimana fa lo stesso attributo era stato impiegato di fronte alle criticità connesse con il cantiere della nuova rotonda, cui invece oggi si riconosce qualche beneficio. Partiamo dal dire che i 700mila euro comprendono sia la via Grandi che la realizzazione della nuova rotonda con complessiva revisione dell’incrocio, non solo i lavori sulla via, come affermato. La via Grandi nello specifico aveva manto e marciapiedi ammalorati e necessitava di un intervento almeno manutentivo.

A peggiorare il quadro la presenza di alberature, gli Juglans nigra in particolare, in condizioni fitosanitarie precarie. Non a caso 11 delle 39 piante sono state abbattute negli anni precedenti e complessivamente tutti gli esemplari mostravano peggioramenti, come testimoniato dalle successive perizie dell’agronomo che già nel 2018 aveva consigliato all’amministrazione di ripensare la componente verde perché la via aveva perso la “connotazione di viale alberato e quindi la sua identità vegetativa”. Altro che alberi monumentali. Va anche osservato che erano posizionati nel mezzo dei marciapiedi, impedendo a qualsiasi carrozzina o passeggino di percorrere il tratto”.

Prematuro giudicare l'opera ancora in corso

Sindaco e assessore considerano “prematuro giudicare l'opera quando è ancora in corso il cantiere. Bisogna anche ricordare che tutto sarà messo a nuovo, compresa la parte a verde che tra l’altro comprenderà 40 alberi già di apprezzabili dimensioni che sostituiranno i circa 20 eliminati”.

Per quanto riguarda il restringimento della carreggiata: “Risponde non tanto all’esigenza di inserire la pista ciclabile, scelta che comunque rivendichiamo, ma nella necessità di rendere la via Grandi una strada più sicura, spesso teatro di incidenti. Inoltre, le misure delle corsie, dei marciapiedi e della pista sono conformi alle norme e ci tengo a sottolineare che il progetto ha avuto l’approvazione anche di ATM che ha svolto una prova con l’incrocio di due autobus negli opposti sensi di marcia”.

Un progetto per rallentare il cambiamento climatico

L'assessore evidenzia che il progetto fa parte di una più ampia rete di ciclabili e la necessità di realizzare infrastrutture finalizzate alla mobilità sostenibile, per rallentare “il cambiamento climatico, sotto gli occhi di tutti”.

E sui posti auto: “Le possibilità di sosta non mancano, solo il parcheggio sopraelevato conta 90 posti e c’è il parcheggio della stessa Lidl che ha un uso pubblico. Non è in previsione alcun nuovo parcheggio a pagamento.

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