CAMBI E CONTRASTI

Pieve, via gli assessori, il sindaco azzera la Giunta: "Cambio di marcia"

Non tutti hanno preso bene la decisione. Assessore Paola Battaglia non nasconde la delusione: "Sindaco eletto anche grazie ai miei voti".

Pieve, via gli assessori, il sindaco azzera la Giunta: "Cambio di marcia"
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Pieve, via gli assessori, il sindaco azzera la Giunta: "Cambio di marcia".

Pieve, via gli assessori, il sindaco azzera la Giunta: "Cambio di marcia"

PIEVE EMANUELE – Cambi in Giunta per il Comune.

Il sindaco Paolo Festa

“Il 2020 è stato un anno particolare e impegnativo per tutti: la pandemia ha cambiato le abitudini, le priorità, gli obiettivi e generato emergenze di carattere sanitario ed economico. L’impatto anche sulle attività dell’amministrazione comunale è stato molto importante, da un lato rallentando numerose attività in corso che hanno necessariamente dovuto essere messe in secondo piano, dall’altra richiedendo uno sforzo e un impegno decisamente crescenti da parte di tutta la macchina comunale – spiega il sindaco Paolo Festa –. Oggi siamo alla vigilia della partenza della campagna vaccinale sui cittadini e quindi viviamo finalmente un momento di fiducia in un futuro prossimo sempre meno condizionato dal covid e votato alla ripartenza e al rilancio. In questo clima ho voluto fare una riflessione su quanto accaduto lo scorso anno e considerare attentamente le forze da mettere in campo nei prossimi mesi di lavoro: nella primavera del 2022 scadrà infatti il mio mandato e questi mesi saranno cruciali al fine del raggiungimento degli obiettivi prefissati dal suo programma politico”.

La precisazione

Valutazioni che hanno portato alla decisione di azzerare la Giunta Comunale attualmente in carica mediante la revoca di tutti componenti e, a strettissimo giro, ridistribuire le deleghe.

“Il mio non vuol essere assolutamente un atto sanzionatorio - precisa Festa -, il provvedimento piuttosto è dettato, oltre che da valutazioni politiche, anche a garanzia della coesione e dell’unitarietà dell’azione di governo, con il preciso obiettivo di perseguire con piena efficienza il programma politico e rilanciare l’azione politico amministrativa fino al termine del mandato, nell’esclusivo interesse di Pieve Emanuele”. Il sindaco parla di necessità di “inserire una marcia in più, di recuperare il tempo rubato dall’emergenza covid, di assicurarsi che chi si impegnerà da qui alle elezioni 2022 abbia la consapevolezza della delicatezza del proprio incarico e riesca gestire l’attività politica come una priorità: tutto allo scopo di mantenere le promesse fatte nel 2017”.

Il ringraziamento agli assessori

Il sindaco conclude ringraziando gli assessori:

“Credo siano sotto gli occhi di tutti i passi da gigante che Pieve ha compiuto negli ultimi anni sotto numerosi aspetti e certamente dietro questi risultati non può che esserci un forte lavoro di squadra: per questo ringrazio gli assessori che in questi anni hanno dato il massimo per Pieve”.

L'assessore Paola Battaglia

Ma non a tutti è andata giù la decisione del sindaco.

“Ho iniziato questa giornata nella tristezza e nel lutto per le cose e le persone che amavo e a cui mi devo separare, per le persone che credevo mi avessero a cuore e mi hanno voltato le spalle, per il dolore di non poter tener fede alla parola data in merito alle cose di cui ho detto che mi sarei presa cura, e la chiudo con queste emozioni ancora vive, ma anche col cuore pieno di una gratitudine così grande da non avere le parole giuste per esprimerla. Semplicemente grazie per ogni pensiero che avete espresso, sono arrivati tutti dritti al cuore”, ha scritto l’assessore Paola Battaglia. “Mi scuso sinceramente anche con tutti coloro che mi hanno dato la loro fiducia votandomi alle scorse elezioni, siete stati tantissimi, 380, e continuo a ringraziarvi. Ho cercato di meritare ogni giorni la fiducia che mi avete dato – ha scritto sui social –. Ora non posso far altro che accettare la scelta del sindaco, nonostante abbia ottenuto lo scranno anche grazie al mio consenso, la legge dice che gli assessori sono nomine del sindaco che può attribuire o revocare a sua discrezione”.

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