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Pieve Emanuele, alla Deloro Microfusione riparte la trattativa con la nuova proprietà

I sindacati chiedono il ripristino del premio di risultato e propongono misure a sostegno della genitorialità e per la conciliazione tra i tempi di vita e del lavoro.

Pieve Emanuele, alla Deloro Microfusione riparte la trattativa con la nuova proprietà
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Alla Deloro Microfusione di Pieve Emanuele è ripartita la trattativa con la nuova proprietà dell'azienda. A comunicarlo sono i sindacati congiunti di Fiom Cgil e Fim Cisl.

Deloro Microfusione: ripartita la trattativa

PIEVE EMANUELE - Dopo anni di difficoltà che hanno visto l’utilizzo ripetuto della cassa integrazione, Deloro Microfusione, storica azienda leader di microfusioni, con circa 200 dipendenti, è stata acquisita da una nuova proprietà americana che sta investendo nello stabilimento di Pieve Emanuele.

La nuova proprietà dell'azienda

La nuova governance aziendale è impegnata nel risanamento economico, sta assumendo nuovo personale e sta effettuando importanti investimenti in impianti e tecnologia. Anche il servizio mensa è stato migliorato con la stipula di un nuovo contratto di appalto discusso con i lavoratori nella commissione mensa.

Il comunicato dei sindacati

“Le lavoratrici e i lavoratori dell’azienda hanno vissuto anni di difficoltà con importanti riduzioni di reddito dovuti alla perdurante - per ben sette anni - situazione di incertezza e crisi aziendale. A partire dalla recente acquisizione abbiamo assistito ad un costante incremento degli ordini che consentono il pieno utilizzo degli impianti”, dichiarano Andrea Torti della Fiom Cgil di Milano e Antonio Iavarone della Fim Cisl di Milano.

La trattativa è ripresa mercoledì 22 febbraio

“Per oltre un anno abbiamo chiesto alla nuova direzione di coinvolgere le maestranze nel risanamento e rilancio dell’azienda - continuano i due sindacalisti - e nella giornata di mercoledì 22 febbraio abbiamo avviato la trattativa per la contrattazione di secondo livello con la presentazione delle richieste di lavoratori e lavoratrici votate all’unanimità in assemblea.

Le richieste dei sindacati

Oltre al ripristino del premio di risultato variabile con una parte garantita, abbiamo presentato proposte
innovative volte ad incentivare la parità di genere e la conciliazione vita-lavoro. Abbiamo chiesto l’estensione dei permessi retribuiti per visita medica anche alle visite dei figli minorenni, un contributo aziendale per integrare il primo mese di congedo facoltativo di maternità e paternità dall’80% al 100% e i rimanenti mesi dal 30% al 50% e un pacchetto di ore di permessi retribuiti per l’inserimento al nido e alla scuola dell’infanzia dei figli.”

“Il prossimo incontro con l’azienda si terrà entro la fine di marzo per proseguire la trattativa” concludono la Fiom Cgil e la Fim Cisl di Milano.

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