Papa Francesco rivoluziona la messa: non più "fratelli", ma "fratelli e sorelle" (e non solo)
Il gesto di inclusività a favore delle donne di Papa Francesco.
Papa Francesco rivoluziona la messa: non più "fratelli", ma "fratelli e sorelle" (e non solo).
Papa Francesco rivoluziona la messa: non più "fratelli", ma "fratelli e sorelle" (e non solo)
Quando in gioco c'è l'inclusività Papa Francesco non ha avuto paura di scontentare le frange più ortodosse del clero. Il prossimo 29 novembre 2020 entrerà in vigore in nuovo Messale, con una serie di cambiamenti pensati da Bergoglio che interesseranno soprattutto il Padre Nostro, il Gloria, ma anche la classica formula del “fratelli”, che per volere del pontefice diventerà: “fratelli e sorelle”, mostrando una maggiore sensibilità verso la donna, anche durante la messa. Potrà sembrare un dettaglio di poco conto, in realtà è la variazione di un rito solenne, che come tale potrebbe essere consegnato ai fedeli per generazioni: in questo senso si configura come importante la considerazione che il Papa decide di attribuire (e sottolineare) all’uditorio femminile.
Non più solo “fratelli”, largo alle “sorelle”
Il cambio sarà applicato nella gran parte delle diocesi, ma i ritardatari potranno comunque adottare le nuove preghiere entro la prossima Pasqua.
Ad illustrare ad esempio i cambiamenti più significativi del Messale recepiti nel testo ambrosiano, è monsignor Claudio Magnoli, segretario della Congregazione del Rito ambrosiano, che ha curato l’edizione del Rito della Messa e sta curando quella dell’intero Messale ambrosiano.
“Il Messale ambrosiano, specificamente nel Rito della Messa, accoglie le varianti che la terza edizione del Messale romano propone a tutti i fedeli di lingua italiana. Per fare un elenco non esaustivo, si potrebbe dire che una delle novità più impegnative è l’inserimento della dicitura “fratelli e sorelle”, laddove precedentemente – per esempio nella formula penitenziale del “Confesso a Dio onnipotente” o nelle varie monizioni e Preghiere eucaristiche -, si parlava solo di “fratelli”. Questa è una prima indicazione importante perché, da un lato, si viene incontro alla sensibilità sociale odierna e, nello stesso tempo, si sottolinea come vi sia un’attenzione più forte relativamente alla presenza delle donne nella Chiesa“.
Cosa cambia in pratica
Nel pratico, quindi, come si inscriverà questo cambiamento? Verrà aggiunta nelle preghiere la parola “sorelle” a “fratelli”. Durante le Messe, verrà quindi recitato: “Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle”, ma anche: “E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle”.
Altri due cambiamenti significativi: il Padre Nostro e Il Gloria
E se la svolta più attuale e culturale è senza dubbio quella che interessa la platea delle “sorelle”, vi sono altri due cambiamenti significativi che attendono i fedeli. Il Padre Nostro subisce una variazione importante: non si dirà più “non indurci in tentazione” ma “non abbandonarci alla tentazione”. Sulle ragioni del cambiamento Francesco è stato molto chiaro, facendo leva sul libero arbitrio e sulla responsabilità del singolo:
“Sono io a cadere, non è Lui che mi butta nella tentazione per poi vedere come sono caduto. Un padre non fa questo, aiuta ad alzarsi subito. Chi ci induce in tentazione è Satana, è questo il mestiere di Satana”.
Per ciò che concerne il Gloria verrà recitato “Pace in terra agli uomini amati dal Signore” al posto di “uomini di buona volontà”, diventando più fedele alla versione originale in greco del Vangelo.
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