Opera, si dimette la sindaca Barbara Barbieri: "impossibile ricostituire il Consiglio Comunale"
Le dimissioni di una quota significativa della maggioranza hanno decretato la fine del governo di centrosinistra del paese
"Nonostante la volontà di rilanciare le molte attività e opere di cui questa città ha necessità, a seguito delle dimissioni del 25 settembre di una quota significativa della maggioranza e dell'impossibilità di ricostituire il Consiglio Comunale, ci siamo visti costretti a inviare le nostre dimissioni per il bene di Opera", la lettera firmata dalla sindaca Barbara Barbieri con Luca Cartellio, Laura De Biasio, Emilio Guastamacchia, Paolo Piffer, Vanna Ravazzoli, Marinella Setti e Alessandro Virgilio.
Le dimissioni della prima cittadina Barbara Barbieri
OPERA - A seguito delle dimissioni dei consiglieri comunali e alle dimissioni della Sindaca, in conformità all'articolo 141 del D.Lgs. 267/2000 in materia di scioglimento e sospensione dei consigli, si informa la cittadinanza che il Consiglio comunale è da considerarsi sciolto. La fase successiva è demandata dalla legge alla Prefettura.
Dichiarazione della Sindaca:
"Si conclude oggi il percorso iniziato il 5 ottobre 2021 con la mia elezione a Sindaca di Opera; sono stati tre anni emozionanti, faticosi, a tratti difficili ma anche ricchi di affetto e soddisfazione personale e professionale. Per questo ringrazio le tante cittadine e i tanti cittadini che mi hanno espresso sempre stima e amicizia, e così pure i miei colleghi di Giunta e Maggioranza, i collaboratori più stretti, i dipendenti del Comune.
Una riflessione politica e umana però è doverosa: il mio mandato si conclude prima del suo naturale compimento e le concause sono note; in primis le dimissioni del Gruppo consigliare OperAttiva che, dopo essersi costituito a parole quale forza a sostegno della mia Giunta, ha deciso di rassegnare le dimissioni rendendo così impossibile il prosieguo dell’Amministrazione.
Un gruppo formato da quattro consiglieri civici e due consiglieri di Sinistra Italiana eletti nella lista Futura: sei rappresentanti della sinistra operese che, con il loro comportamento, hanno decretato la fine del governo di centrosinistra del paese dopo oltre un decennio di amministrazione di centrodestra, conclusasi a suo tempo con l’arresto del sindaco Nucera per gravi reati penali. Sembra fantapolitica e invece è la semplice cronaca di quello che è successo qui e che troppo spesso si vuole dimenticare o sottovalutare.
Personalmente sono serena e lucida: ho dato il massimo per Opera, il paese dove sono nati i miei genitori, nonostante i continui attacchi personali e politici che, in questi tre anni, sono stati utilizzati strumentalmente e quotidianamente dal centrodestra per arrivare al punto in cui siamo adesso. Chi li ha seguiti in questo progetto di sabotaggio politico ha la responsabilità di non permettere a questa Amministrazione di continuare a lavorare e concludere, nei due anni che verranno, il lavoro previsto, i cui frutti sarebbero stati sotto gli occhi di tutti.
L’ambizione sfrenata di chi vuole tornare al potere e quella di chi pensa di arrivarci a breve hanno prodotto la situazione politica attuale a Opera. Il pretesto sventagliato dell’immobilismo e dell’incapacità, lascia il tempo che trova: tutti sanno bene che è impossibile, dopo questi pochi anni, che tutto fosse a posto: abbiamo ereditato una situazione strutturale compromessa e fallace, e nessuno possiede la bacchetta magica.
Per sanare Opera avremmo avuto ancora bisogno del tempo che ci è stato tolto, ed ognuno farà i conti con la propria responsabilità.
Personalmente torno alla mia vita di donna, moglie e madre, ai miei cari che in questi anni mi hanno sostenuta e che hanno sopportato la mia assenza e per questo li ringrazierò sempre. Torno ad essere la cittadina del mondo che sono sempre stata, una persona integra e incorruttibile che per le strade del mondo può camminare a testa alta come anche a Opera. Grazie"
Barbara Barbieri