Olimpiadi, completate le sei palazzine del villaggio olimpico
Nei prossimi mesi, si proseguirà con la realizzazione delle facciate e la finitura degli interni
Sono state completate le sei palazzine del villaggio che ospiterà le Olimpiadi.
Completate le sei palazzine del villaggio olimpico
MILANO - Issata la bandiera italiana sul Villaggio olimpico in costruzione all'ex Scalo di Porta Romana. Un'usanza ha spiegato, Manfredi Catella, fondatore e Ceo di Coima, che si ripete ogni volta che in un cantiere gli edifici vengono completati in elevazione. Così come è stato annunciato oggi per le sei palazzine della struttura che ospiterà gli atleti durante i Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina 2026, ognuna costituita da 8 piani fuori terra.
Un obiettivo - è stato sottolineato - raggiunto con tre mesi di anticipo dal Fondo di investimento immobiliare Porta Romana, promosso e gestito da Coima Sgr e sottoscritto da Covivio, Prada Holding e dal fondo Coima Esg City Impact Fund, che si occupa dei lavori.
Obiettivi della primavera
Nei prossimi mesi, questi proseguiranno con la realizzazione delle facciate e la finitura degli interni dei sei edifici, che occupano una superficie complessiva di circa 30.000 mq. Entro l’anno sarà completata la riqualificazione, nel rispetto della loro configurazione originale, dei due edifici storici adiacenti al Villaggio, che caratterizzano architettonicamente l’area: la Squadra Rialzo, un tempo utilizzata per la manutenzione dei convogli ferroviari, e il “Basilico”, ex magazzino dello Scalo, divenuto negli anni il simbolo del lavoro del celebre fotografo meneghino Gabriele Basilico.
Realizzazione degli spazi pubblici
A partire dalla primavera, saranno avviati i lavori di realizzazione degli spazi pubblici adiacenti al Villaggio olimpico, come stabilito dal permesso di costruire in anticipazione al Programma Integrato di Intervento (PII) in negoziazione con il Comune di Milano.
"Questo è uno dei settori del progetto di rigenerazione urbana di porta Romana, intendo cioè da via Ripamonti alla Fondazione Prada - ha ricordato Catella -. Di fronte alla Fondazione ci sarà un parco, centrale rispetto al piano volumetrico, e questo settore prevede lo studentato, quindi la conversione del Villaggio olimpico nei 1700 letti dedicati agli studenti, e tutto l’allestimento degli spazi pubblici. Ci sarà poi una parte di edilizia sociale, a fianco del Villaggio olimpico, e una parte residenziale libera".
"In questa stessa posizione - ha detto Gilberto Vendramin, direttore tecnico di Impresa CEV Spa, che insieme a Grassi e Crespi Srl e a Milano Spa costituisce il raggruppamento di società aggiudicatarie dell'appalto -, 14 mesi fa, eravamo a quota -6, dentro una buca. Oggi è una grande soddisfazione essere arrivato alla copertura degli edifici. Il traguardo però è ancora molto lontano" ha sottolineato.
Rivolgendosi poi idealmente alle 400 persone che lavorano al cantiere, tra progettisti, operativi e tecnici, ha dettato la linea per i prossimi mesi: "concentrazione, testa bassa e mantenere l'anticipo".
Presenti diversi atleti
All'evento erano anche presenti Valentina Marchei, ex atleta olimpica di pattinaggio di figura e Head of Ambassador Programme di Fondazione Milano Cortina 2026, Antonio Rossi, campione olimpico di kayak e City Operations Manager di Fondazione Milano Cortina 2026, Andrea Macrì, atleta paralimpico di hockey e Paralympic Games Coordinator presso Fondazione Milano Cortina 2026.
Studentato nel 2026?
"L’obiettivo straordinario sarebbe quello di poter aprire lo studentato nel 2026, con l’anno accademico 2026-2027. Questo è l'aspirazione, perché è sicuramente un'ambizione, su cui vogliamo lavorare. Il programma formale - ha spiegato Catella - prevede che noi si consegni alle autorità delle Olimpiadi l’infrastruttura edilizia non arredata. Dopodiché loro la prendono, provvedono agli arredi, svolgono l’evento, che dura 15 giorni praticamente, quindi è molto breve, ce la riconsegnano e noi cambiamo gli allestimenti e poi apriamo lo studentato per l’anno accademico".
Si può risparmiare tempo "se invece che fare questa consegna e poi riconsegna a noi, lavoriamo subito con la Fondazione Milano-Cortina in modo tale che noi glielo consegniamo già allestito, con le previsioni già dello studentato".
Un ragionamento simile è stato svolto da Catella, durante il suo discorso, in merito alla zona dei servizi prevista per la struttura. Per le Olimpiadi è necessaria un'area di 10 mila mq per la stampa, la mensa e altri servizi di questo tipo.
"D'accordo con le funzioni previste per l'area e con le autorità, questi saranno permanenti e non temporanei". Così non si spreca tempo e "le funzioni rimangono a servizio della città" anche immediatamente dopo l'evento.