Sessanta ore per leggere i nomi dei deportati italiani
E' il primo evento di questo tipo in Italia. Perchè la memoria non si spenga.
Sessanta ore per leggere i nomi dei deportati italiani.
Sessanta ore per leggere i nomi dei deportati italiani
BASIGLIO – “Vogliamo ricordare ad alta voce, perché nessuno possa dimenticare o negare ciò che è avvenuto”. Ogni volta che sarà letto un nome, verrà posta una pietra vicino al leggio e alla fiaccola che arderà per tutto il tempo in un braciere.
Una maratona di lettura
Un gesto che riprende l’usanza del rito ebraico di commemorazione dei defunti, con la posa di un sasso sulla tomba. Il simbolo della maratona di lettura dei nomi sarà proprio quello, il leggio, da dove tutti, bambini, studenti, semplici cittadini, associazioni e amministratori anche di altri comuni, potranno dare voce ai nomi scritti su una lunghissima lista. 30.632, per l’esattezza. Tanti sono i deportati che dall’Italia sono stati trascinati nei campi di concentramento nazisti.
Perchè il ricordo non si spenga
Pochissimi hanno fatto ritorno a casa e il timore, anche del sindaco Lidia Reale, è proprio che il ricordo si spenga, “soprattutto ora che sono sempre meno i testimoni diretti della tragedia della Shoah e della deportazione”, spiega il sindaco che ha organizzato, insieme ai suoi collaboratori e alla casa editrice Mursia, l’iniziativa “Restituisco il tuo nome”: 60 ore di lettura dei nomi dei deportati dall’Italia.
Tutti possono prendere parte all’evento
Inizierà domenica 20 gennaio dalle ore 16.30 alle 19.30 e proseguirà fino a domenica 27 dalle 10.30 alle 19.30, in piazza Marco Polo. I nomi saranno tratti da due pubblicazioni (edite da Mursia: “Il libro della memoria” di Liliana Picciotto, storica del Centro di documentazione ebraica contemporanea che in oltre 20 anni di ricerche ha ricostruito numeri e identità delle vittime della Shoah in Italia, e “Il libro dei deportati”, a cura di Brunello Mantelli e Nicola Tranfaglia, in collaborazione con l’Associazione nazionale ex deportati campi nazisti, nel quale sono raccolti i nomi di italiani deportati per motivi politici. “Restituire alla memoria i nomi dei singoli deportati affidandone la lettura pubblica ai cittadini è un gesto simbolico di enorme importanza – commenta Reale –, un gesto collettivo che vuole restituire alle vittime quell’identità che nei campi nazisti si è cercato di cancellare, annullare, distruggere”.
FG
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