rischi e conseguenze

Nelle scuole di Corsico si parla di bullismo e di cyberbullismo

Un  argomento dolente per i ragazzi ma anche per le famiglie che possono trovarsi di fronte alla paura di avere in casa un figlio vittima oppure bullo

Nelle scuole di Corsico si parla di bullismo e di cyberbullismo
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Bullismo e cyberbullismo: il primo è un fenomeno che purtroppo esiste da sempre fra gli adolescenti, anche se le ultime tendenze vedono l'età media delle persone coinvolte in episodi di bullismo abbassarsi sempre di più. Più recenti invece i pericoli legati all’utilizzo della rete internet.

Nelle scuole di Corsico si parla di bullismo e di cyberbullismo

CORSICO - Nelle scuole di Corsico si sta discutendo di bullismo e di cyberbullismo attraverso le testimonianze di chi lo ha subito e con gli esperti dell’Istituto Scienze Forensi di Corsico. Un  argomento dolente per i ragazzi ma anche per le famiglie che possono trovarsi di fronte alla paura di avere in casa un figlio vittima oppure bullo.

Questa volta l'incontro ha riguardato le classi medie che hanno partecipato agli appuntamenti per affrontare il tema, visto dalla parte di chi subisce, ma anche da quella dei responsabili di questi atti di prevaricazione.

Nel primo incontro la testimonianza di un ragazzo che ha subito atti di bullismo

Nel precedente incontro, con le classi del biennio e le terze del Falcone-Righi, i relatori Massimo Blanco e Micol Trombetta dell’Istituto di Scienze Forensi, insieme alle professoresse Elena Fiume Stefania Monciardini, hanno parlato del bullismo sotto ogni aspetto: psicologico, giuridico e sociale. Importante anche la testimonianza di Marco Fasanella, un ragazzo che ha raccontato la sua esperienza, vittima di bullismo.

L'assessora Crisafulli:

“Argomenti importanti – commenta l’assessora alle Scuole Angela Crisafulli –, su cui l’attenzione deve rimanere sempre alta. Grazie a questi incontri, sono stati messi in evidenza anche i rischi e le conseguenze degli atti di bullismo e forniti consigli su come proteggersi dal cyberbullismo. Si è parlato anche di musica, trapper, cantanti che inneggiano alla violenza e alla violazione della legge attraverso i testi delle canzoni, oltre alle fiction che mostrano realtà di malavita, criminalità e vita in carceri minorili.

Si tratta di appuntamenti fondamentali per la crescita dei nostri studenti – aggiunge Crisafulli – che devono rendersi consapevoli delle conseguenze e proteggersi da potenziali rischi, incoraggiando un uso responsabile dei social e dei mezzi di comunicazione. Grazie agli esperti dell’Istituto di Scienze Forensi per il fondamentale contributo”.

“È stato significativo mettere in evidenza la prospettiva sia di chi subisce atti di bullismo sia di chi li compie – conclude Crisafulli –. Bisogna sempre riflettere sulle azioni e sulle parole che si usano: le ripercussioni per le vittime possono avere epiloghi tragici, mentre chi mette in atto comportamenti di prevaricazione e violenza deve sapere che le conseguenze possono essere anche penali”.

T.G.

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