Nel 2018 boom di fake news: un italiano su due crede nelle bufale
Le bufale più celebri del 2018 e come riconoscerle.
Nel 2018 boom di fake news: un italiano su due crede nelle bufale.
Nel 2018 boom di fake news: un italiano su due crede nelle bufale
Un anno senza precedenti per le fake news, le notizie fasulle messe in circolo non solo per ignoranza, ma spesso in modo attento e premeditato. Secondo le ultime indagini di Agcom, il 57% delle fake news diffuse in rete riguardano argomenti di politica e cronaca, mentre il 20% sono in tema divulgazione scientifica.
Le conseguenze
Una mala-informazione che si configura come minaccia globale, che può provocare danni seri. Secondo le ricerche, infatti, un’informazione sbagliata può avere ripercussioni ed effetti sugli stati d’animo delle persone, modificarne il comportamento e il pensiero su molti argomenti come diritti, economia, salute, ambiente, famiglia, scienza, immigrazione, religione.
Il ruolo dei social
Un fenomeno strettamente legato ai social network, dove bastano dai 2 ai 10 secondi perché il contenuto possa diventare virale. Uno strumento potente e poco costoso per manipolare il pensiero e l’opinione pubblica. “È la cosiddetta guerra di quarta generazione o ibrida, una dimensione in cui siamo tutti coinvolti, costantemente in conflitto tra libertà di espressione e censura, espressione di sé e controllo” dichiara Andrea Fontana, sociologo della comunicazione e dei media narrativi, autore del libro “Fake News: sicuri che sia falso?”.
Gruppi di potere e controllo
“Esiste una dimensione geopolitica dove gruppi di potere sfruttano le fake news e quindi la disinformazione per convogliare il consenso o creare dissenso all’interno di una comunità - spiega Andrea Fontana -. Viviamo, probabilmente, nell’epoca più libera nella storia dell’umanità, in cui possiamo esprimerci grazie ai media che abbiamo a disposizione internet, tablet, smartphone. Paradossalmente però, viviamo in un mondo dove siamo perennemente controllati e tutto ciò che diciamo, scriviamo e guardiamo è registrato”.
Più notizie false di quelle vere. Quale soluzione?
Soluzioni concrete sembrano lontane, addirittura impossibili: bloccare la diffusione nei social e nel web delle fake news è complesso. Secondo il Rapporto di Previsioni tecnologiche, nel 2022 in occidente si leggeranno più notizie false che vere e non ci sarà modo di eliminarle in modo capillare. Ma un punto di partenza incoraggiante c’è: secondo le ricerche, l’83% della popolazione europea percepisce la disinformazione come un problema per la democrazia. Inoltre, un terzo della popolazione si imbatte quotidianamente in notizie false.
Il dato più preoccupante
Arriva dall’indagine Doxa: un italiano su due, nell’ultimo anno, ha creduto ad almeno una fake news e l’82% non distingue una notizia vera da una falsa. Esiste un modo per evitare di cadere nella trappola delle notizie false? Secondo il sociologo della comunicazione Andrea Fontana, sì.
Come riconoscere le fake news
Si chiama “fakeability path”, un percorso per riconoscere le informazioni fasulle. Alcuni suggerimenti? Diffidare dai titoli sensazionalistici, magari con diversi punti esclamativi: sono specchietti per le allodole. Poi, leggere l’intera notizia e non fermarsi al titolo o sottotitolo. Verificare le firme degli articoli o dei link, controllare più fonti e verificare la data (spesso si rimettono in circolo notizie vecchie). Inoltre, meglio esaminare l’estensione dei siti. Alcuni terminano con .lo oppure con .com.co: meglio dare uno sguardo alla sezione “Chi siamo” per capire di cosa si tratta.
Il linguaggio utilizzato
Lo specialista della comunicazione mette inoltre in guardia sul linguaggio utilizzato: parole, discorsi e immagini hanno lo scopo di esprimere disprezzo, intolleranza, denigrazione? Tutti segnali di una notizia manipolata. Infine, è bene tenere a mente il cosiddetto “pregiudizio di conferma”, cioè il convolgimento che abbiamo quando leggiamo una notizia che rafforza una nostra idea su un determinato argomento. Non sempre quello che leggiamo, anche se ci piace e corrisponde ai nostri valori, è scritto correttamente ed è oggettivo, spiega lo specialista.
Le fake news più celebri del 2018?
Secondo gli esperti, sono tante e riguardano diversi argomenti. Per esempio, la donna migrante Josepha accusata di essere un’attrice a causa dello smalto alle unghie e dei braccialetti che indossava. Falsità sono state diffuse anche in tema vaccini, alimentazione (in particolare sui cibi senza glutine) e scuola. Celebre la bufala sugli studenti di Napoli che non potevano partecipare a un concorso di robotica al Mit di Boston perché non in grado di pagare il biglietto aereo. La notizia è stata ripresa anche da tante testate e persino la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati si era interessata per aiutare gli alunni. Ma niente era vero.
FG
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