Musicoterapia alla Civica Pozzi: "Un sogno che diventa realtà"

La musicoterapia non guarisce definitivamente dall’autismo, dalla sindrome di down o da qualunque altro tipo di disturbo ma è un modo per liberare le emozioni e sentirsi meglio.

Musicoterapia alla Civica Pozzi: "Un sogno che diventa realtà"
Pubblicato:
Aggiornato:

Musicoterapia alla Civica Pozzi: "Un sogno che diventa realtà".

Musicoterapia alla Civica Pozzi: "Un sogno che diventa realtà"

“Ci è voluto un anno di lavoro ma ce l’abbiamo fatta!” ecco cosa dicono gli occhi, oltre che le parole, di Lorena Portalupi, Maura Configliacco e Consuelo Picchi. Il progetto di cui parlano è il corso di musicoterapia che ha preso il via solo qualche giorno fa alla Civica Scuola di musica Antonia Pozzi di Corsico e di cui non potrebbero che essere più entusiaste. “Si tratta di un lavoro nato in sinergia tra noi e la Fondazione Shapdiz” racconta la direttrice Lorena Portalupi, “ci siamo documentati, rivolti agli Enti locali, fatto studi sul territorio, parlato con le parrocchie, le associazioni e le famiglie: si tratta di un desiderio nato dal basso che abbiamo accolto perché c’era davvero bisogno di un progetto del genere!”

Un’esigenza irrinunciabile per Shapdiz

Maura Configliacco, della Fondazione Shapdiz, l’ente che sostiene l’operato dell’Antonia Pozzi ha sottolineato lo spirito di gruppo con cui tutto ha preso il via: “Siamo stati necessari l’uno per l’altro e senza questa unità di intenti non avremmo potuto dare a tanti ragazzi con disabilità questa opportunità per stare bene”. Il corso di musicoterapia è “un’esigenza irrinunciabile per ragazzi, adolescenti e bambini” che la scuola voleva offrire al territorio e ha potuto farlo grazie al quasi totale finanziamento della Fondazione Shapdiz: “Negare questa opportunità vorrebbe dire negare a questi ragazzi un importante mezzo per stare bene”.

musicoterapia alla civica

Un aiuto ad esprimersi

La terza figura fondamentale per questa nuova avventura è la dottoressa Consuelo Picchi, la musicologa e musicoterapeuta che terrà le sedute con i ragazzi. “Mi sono da subito sentita parte di qualcosa, era inevitabile che prendessi parte a questa sfida, la sintonia con Lorena e Maura era troppo forte per non mettermi in gioco con loro e tutta la scuola”. Consuelo ha colto subito lo spirito dell’iniziativa e le difficili situazioni economiche e di gestione della scuola ma nonostante questo ha deciso di prendere parte al progetto Il sentiero della musica, le cui sedute si terranno il martedì dalle 10 alle 13 e il mercoledì dalle 14 alle 18. “Ci è piaciuta subito Consuelo: era la persona giusta per noi e per la storia della Antonia Pozzi”.

"Non insegno musica, ma una vera e propria terapia"

Lo scopo della terapia, per la dottoressa Picchi, è quello di portare avanti un percorso, lungo e molto difficile, che varia da soggetto a soggetto. “Ci sono giorni in cui osservo a lungo chi ho davanti, sto in silenzio e aspetto prima di fare qualunque mossa sbagliata. Ci vuole un attimo per compromettere il lavoro: un gesto, un suono, un oggetto fuori posto. Ho bisogno di conoscere chi ho davanti e la sua storia per entrare in contatto e aiutarlo. Non insegno musica, ma una vera e propria terapia: un modo per arrivare all’inconscio e aiutare a esprimere, anche chi non riesce, ciò che porta dentro e non è in grado di manifestare in altri modi. La musicoterapia alla Civica non guarisce definitivamente dall’autismo, dalla sindrome di down o da qualunque altro tipo di disturbo ma è un modo per liberare le emozioni e sentirsi meglio. La felicità è un diritto di tutti. Noi vogliamo offrire questo diritto anche a questi ragazzi”.

Roberta Campagna

Seguici sui nostri canali