Milano è la seconda migliore città italiana per qualità della vita, guadagna 10 posizioni
Sala: "Ancora tanto lavoro da fare su Casa, Ambiente e Sanità".
Milano è la seconda migliore città italiana per qualità della vita, guadagna 10 posizioni. (cr photo Ștefan Jurcă)
Milano è la seconda migliore città italiana per qualità della vita, guadagna 10 posizioni
MILANO - Dieci posizioni guadagnate rispetto ad un anno prima. Milano era scivolata fuori dalla Top Ten lo scorso anno, principalmente a causa dell'acuirsi della pandemia anche nel Capoluogo lombardo. Il 2021 ha visto invece una netta rimonta, piazzandosi al secondo posto assoluto in Italia.
I punteggi negli indicatori
La città di Milano ha evidenziato miglioramenti in cinque indicatori su sei. Nello specifico, sul piano "Ricchezza e consumi" il dato risulta essere in miglioramento di due posizioni rispetto allo scorso anno, guadagnando il primo posto assoluto; situazione analoga, con due posizioni guadagnate, anche per quanto concerne la voce "Affari e lavoro", posizionandosi al primo posto. Male per quanto riguarda la voce "Giustizia e sicurezza": 104esimo posto, con solo due posizioni guadagnate rispetto al 2020. In netta ripresa la voce "Demografia e Società", con ben 88 posizioni in più e quarto posto assoluto; perde una posizione invece in "Ambiente e servizi", fermandosi al secondo posto. Infine, sesto posto alla voce "Cultura e Tempo Libero", guadagnando 12 posizioni.
Il commento del sindaco Sala su Milano seconda per qualità della vita
"A me soddisfa fino a un certo punto perché penso alle tante cose che dobbiamo fare, Milano città è un piacere per viverci ma è ancora cara e con un problema dell'abitare significativo, il tema ambientale, il traffico e gli impatti della riforma sanitaria. C'è ancora tanto lavoro da fare".
Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala in collegamento nel corso dell'evento Direzione Nord, commentando il secondo posto di Milano nella classifica della qualità della vita del Sole 24ore.
"Le classifiche valgono quel che valgono anche se Il Sole fa questo serio lavoro da anni, siamo stati anche in testa ai vertici nel periodo 2018-19 e la pandemia ci ha spinto in giù: siamo tornati ai vertici e credo che in parte sia il riconoscimento dei cittadini che un buon lavoro è stato fatto", ha concluso Sala.
E la prima? È Trieste (e no, non è uno scherzo)
Sembra una barzelletta. E invece è vero: la migliore città italiana per qualità della vita è Trieste. Proprio il capoluogo del Friuli Venezia Giulia che negli ultimi mesi è precipitato nel vortice della pandemia, è diventato un simbolo per la galassia No vax e proprio per questo ha fatto registrare i dati peggiori in termini di contagi e ricoveri a causa proprio delle manifestazioni indiscriminate trasformatesi di fatto in veri e propri "Covid party".
Eppure a Trieste si vive meglio che altrove nello Stivale. O meglio, si viveva... Perché è chiaro che la classifica generale della Qualità della vita, de Il Sole 24 ore, giunta alla 32ª edizione, è stata stilata sulla base di parametri considerati su un tempo più lungo.
Seconda, come già illustrato, Milano, dopo essere scivolata fuori dalla top ten nel 2020 per effetto del Covid; mentre solida al terzo posto rimane Trento.
Qualità della vita: podio e fanalini di coda
Trieste, Milano e Trento sono rispettivamente oro, argento e bronzo. Ultima Trapani, penultima Foggia preceduta da Crotone. Questi i poli opposti che vedono tre città del Sud su tre come fanalini di coda. Al contrario fra le prime dieci si incontrano sette province del Nord-Est: Bolzano (5ª), Pordenone (7ª), Verona (8ª) e Udine (9ª) che confermano la loro vivibilità e Treviso (10ª) è l’unica new entry, anche grazie al primato nella Qualità della vita delle donne.
LA TOP TEN
- Trieste
- Milano
- Trento
- Aosta
- Bolzano
- Bologna
- Pordenone
- Verona
- Udine
- Treviso
Chi sale e chi scende
Se Milano torna in vetta, Monza e Brianza (14ª) si riprende il posto nella parte alta della classifica.
Brescia guadagna 18 posizioni e Bergamo 13.
Si difende bene anche Como al diciassettesimo posto. Lecco sale al 25esimo posto.
Il progressivo superamento della crisi pandemica rilancia altre città metropolitane. Roma sale dal 32° al 13° posto, Firenze dal 27° all’11°. In controtendenza, invece, Cagliari, Torino, Genova, Palermo e Catania che perdono tutte qualche posizione rispetto al 2020. Vercelli si posiziona al 48esimo posto.
Gli indicatori
Sì, ma come si calcola il livello di qualità della vita? Sono stati presi in considerazione ben novanta indicatori per fotografare i livelli di benessere della popolazione italiana.
Della suddivisione “tematica” in sei categorie dei 90 indicatori - tutti pesati in modo uguale - emergono sei classifiche di sintesi focalizzate sugli aspetti chiave:
1) Ricchezza e consumi: dove si concentrano le maggiori disponibilità economiche e la più alta capacità di spesa;
2) Affari e lavoro: dove ci sono le maggiori opportunità sotto il profilo delle imprese e dell’occupazione;
3) Demografia, società e salute: dove sono presenti le migliori le condizioni di vita e di salute della popolazione e i più alti livelli di istruzione;
4) Ambiente e servizi: dove clima e tutela dell’ambiente aumentano la vivibilità del territorio e la qualità dei servizi migliora la vita quotidiana dei cittadini;
5) Giustizia e sicurezza: dove sono meno diffusi illeciti e contenzioso;
6) Cultura e tempo libero: dove ci sono più offerta culturale, luoghi e servizi per il tempo libero.
La classifica finale è costruita in base alla media aritmetica semplice delle sei graduatorie di settore. Fra questi 90 indicatori ci sono 28 parametri aggiornati al 2021 (alcuni addirittura a settembre-ottobre scorso) e una decina di “indici sintetici”, tutti pubblicati nel 2021, che consentono all’indagine di andare ancora più in profondità in certi ambiti.