Maxi esercitazione di Protezione Civile: a Pieve cucinati 1200 pasti freschi per i volontari
Il campo base dell’operazione è stato allestito nella sede di Afol Metropolitana a Pieve Emanuele dove aveva sede anche la cucina per la preparazione dei pasti caldi. La colazione proponeva brioches fresche sfornate appositamente ogni mattina
Per la maxi esercitazione di Protezione Civile che aveva base a Pieve Emanuele ha lavorato un'altrettanto maxi cucina che ha prodotto 1200 pasti freschi per ogni giorno per i volontari impegnati nei vari cantieri.
Maxi esercitazione di Protezione Civile: a Pieve cucinati 1200 pasti freschi per i volontari
ROZZANO – Una prova impegnativa ma conclusa con successo per la Protezione Civile di Rozzano.
I volontari, guidati dal presidente Renato Porciello, hanno cucinato per 1200 persone, in occasione della maxi esercitazione organizzata da Città Metropolitana di Milano e dal loro coordinamento dei volontari per il fine settimana appena trascorso. L’evento ha coinvolto 80 gruppi comunali di Protezione Civile impegnati in 18 cantieri situati in altrettante località dell’hinterland milanese.
Il Campo base allestito a Pieve Emanuele
L’esercitazione è stata progettata per testare e migliorare le capacità di intervento in vari scenari di emergenza, tra cui rischi idrogeologici, incendi boschivi e sversamenti di sostanze pericolose.
Il campo base dell’operazione è stato allestito nella sede di Afol Metropolitana in via Gigli, a Pieve Emanuele. Questa sede ha ospitato la cucina per la preparazione dei pasti e a Pieve Emanuele si è concentrata la logistica centrale dell’evento, la segreteria e le comunicazioni radio.
Renato Porciello ha diretto una maxi cucina che ha proposto pasti e dolci
La scelta della sede non è casuale. Renato Porciello è anche il dirigente scolastico della scuola professionale Afol di Pieve che propone corsi di cucina, sala bar e pasticceria. "Preparare pranzi, cene e colazioni per oltre 1200 volontari impegnati in questo weekend è stata una sfida senza precedenti per il nostro gruppo" racconta Renato Porciello.
"In passato ci siamo misurati con numeri minori, arrivando a cucinare per un massimo di 550 persone. Questa volta, però, abbiamo superato ogni limite precedente". Ogni giorno, i volontari impegnati nei vari cantieri hanno ricevuto un pasto caldo completo, che ha incluso un primo, un secondo con contorno e frutta fresca.
Un menù da leccarsi i baffi
"Il pranzo ha previsto una lasagnetta di verdure, seguita da un arrosto di tacchino con patate, per offrire un pasto gustoso e sostanzioso – spiega Porciello –. La cena, invece, è stata all’insegna della tradizione con un risotto cacio e pepe, seguito da una frittata di cipolle, patate e fagiolini. Per la colazione, i volontari hanno potuto contare su brioches fresche, sfornate appositamente ogni mattina per dare loro la giusta carica di energia prima dell’inizio delle attività. Queste esercitazioni servono a preparare i volontari per le situazioni reali".
La Protezione Civile di Rozzano, con questa esperienza, conferma ancora una volta il suo impegno nel garantire la sicurezza e il benessere della comunità, pronta a intervenire in ogni circostanza con professionalità e dedizione.