Lotta alla zanzara tigre a Buccinasco: al via il piano di prevenzione
Con l'aumento delle temperature è ripreso l’impegno nella lotta alla zanzara tigre messo in campo dal Comune
Il sindaco di Buccinasco ha firmato questa mattina l’Ordinanza per mettere in pratica diversi interventi per limitare la diffusione della zanzara tigre e ha dettato le buone norme che anche i cittadini devono mettere in pratica per prevenirne la diffusione.
Buccinasco in lotta contro la zanzara tigre
BUCCINASCO - Questa mattina il sindaco Rino Pruiti ha firmato un’Ordinanza per la lotta contro la zanzare tigre e le altre specie di zanzare, che tutti i proprietari/conduttori di abitazioni e giardini sono tenuti a rispettare.
Il Comune di Buccinasco ogni anno destina risorse per eseguire trattamenti larvicidi e adulticidi sulle aree pubbliche, finalizzati al contenimento delle popolazioni di zanzare. È importante però che anche la cittadinanza osservi alcune basilari norme igienico-sanitarie che hanno lo scopo di contenere l’infestazione da zanzare sotto la cosiddetta “soglia del disturbo” e in particolare scongiurare la diffusione della zanzara tigre.
Le norme da rispettare:
• evitare nelle aree contigue alle abitazioni (terrazzi, giardini, orti, ecc.) e in luoghi poco accessibili o nascosti (sotterranei, cantine, intercapedini, ecc.) la formazione di pozze, di ristagni e di raccolte d’acqua,
• pulire periodicamente le grondaie e i pluviali per favorire il libero deflusso delle acque piovane ed evitare eventuali ristagni;
• coprire gli eventuali contenitori d’acqua inamovibili, quali per esempio vasche di cemento. Bidoni e fusti per l’irrigazione degli orti, con coperchi a tenuta, teli di plastica tenuti ben tesi, onde evitare possibili ristagni di acqua piovana, dove questo non sia possibile con zanzariere per impedire che gli esemplari adulti delle zanzare possano deporvici le uova e non lasciare l’acqua nei contenitori di irrigazione per più di 5-6 giorni;
• svuotare frequentemente, lavare e capovolgere (se non utilizzati) contenitori di uso comune come sottovasi di piante, piccoli abbeveratoi di animali domestici, innaffiatoi e simili, evitando di sversarli nei tombini;
• pulire bene i vasi prima di portarli all’interno, durante i periodi freddi o prima di esporli all’esterno, in quanto l’abitudine di portare le piante al riparo, durante l’inverno, è una delle cause principali che generano la schiusa delle uova invernali;
• Pulire periodicamente (almeno due volte all’anno) i tombini ostruiti dai detriti, controllare il corretto funzionamento della sifonatura soprattutto prima dell’avvio dei cicli di intervento antilarvale e, possibilmente, mettere una retina all’interno del tombino;
• ispezionare le caditoie per la raccolta di acqua piovana e, se hanno acqua stagnante, pulirle e svuotarle almeno ogni settimana;
• non abbandonare oggetti e contenitori di qualsiasi natura, forma o dimensione, collocati negli spazi aperti (pubblici e privati) compresi terrazzi, balconi e lastrici solari e in qualsiasi luogo dove possa formarsi, anche occasionalmente, raccolta di acqua piovana o stagnante anche temporaneamente, al fine di evitare il formarsi di focoloai;
• mantenere puliti e rasati i prati e i giardini eliminando le sterpaglie;
• innaffiare i prati, i giardini e gli orti preferibilmente in orari notturni e non diurni o serali;
• controllare e sostituire frequentemente l’acqua nei contenitori dei fiori nei cimiteri;
• introdurre nei vasi portafiori, presenti per esempio nei cimiteri, piccoli filamenti di rame (10-20 gr per litro) che, a contatto con l’acqua, si ossidano divenendo tossici per le larve di zanzara;
• provvedere nel caso di fontane ornamentali, laghetti artificiali e simili, alla eventuale introduzione nelle stesse di pesci larvivori (pesci rossi, gambusie, ecc.);
• prosciugare completamente le piscine non in esercizio: qualora vengano ricoperte con teli è necessario svuotare entro 5 giorno da ogni precipitazione atmosferica l’acqua in essi eventualmente accumulatasi mediante pompaggio;
• non utilizzare pneumatici come zavorre per teli plastica al fine di non favorire la proliferazione di zanzare nei ristagni d’acqua che si accumulano al loro interno;
• convogliare in appositi apparati di scarico la condensa prodotta dagli impianti di climatizzazione;
• posizionare una retina a maglie fini intorno agli sfiati delle fosse biologiche;
• eliminare l’acqua dagli evaporatori dei termosifoni (quando i relativi impianti sono spenti) e dai condizionatori d’aria;
• chiudere le porte, le finestre e i canali di aerazione che collegano i locali caldaia, le cantine, i box o altro con l’esterno alla fine della stagione estiva oppure applicare reti anti-zanzara alle aperture stesse.
Ulteriori prescrizioni sono rivolte ai proprietari/conduttori di aree agricole, alle aziende agricole e zootecniche che detengono animali per allevamento, ai responsabili di cantieri fissi e mobili, ai proprietari/conduttori di stoccaggio di copertoni all’aperto, luogo preferenziale per la deposizione delle uova della zanzara tigre quando all’interno è presente acqua.
L’Ordinanza completa è pubblicata sul sito internet comunale.
Il provvedimento è in vigore dal 1° luglio al 31 ottobre 2024.
La violazione delle norme previste dall’Ordinanza comporta la sanzione amministrativa fino a 500 euro.