L'incontro con Gianmarco Negri, primo sindaco transgender d'Italia: "Combattiamo le discriminazioni"
Il successo dell’incontro fa riflettere e collocare le parole di disprezzo delle polemiche emerse, prima dell’evento e la sera stessa dell'incontro, in un angolo buio, lì dove devono stare
L'incontro di venerdì sera ha concluso il ciclo di eventi a Corsico per la Giornata internazionale contro l’omotransfobia. La serata ha ospitato Gianmarco Negri, il primo sindaco transgender d'Italia, che ha raccontato la sua esperienza e le difficoltà incontrate con discriminazioni e ignoranza per raggiungere la sua rinascita personale.
A Corsico l'incontro col primo sindaco transgender d'Italia
CORSICO – Le polemiche prima dell’evento non sono mancate. “Invece di sponsorizzare con i soldi pubblici varie teorie gender anche violente nei modi, e mi chiedo cosa dirà la vostra componente cattolica, ora addirittura con i soldi pubblici il documentario sulla prima donna sindaco che si trasforma in uomo. Lui o lei, scegliete voi, nemmeno partecipa, portatela di persona. Poi l’importante è che sia un buon sindaco, non interessano i gusti sessuali ma i risultati”.
La polemica nel post di Antonio Saccinto
Il post del consigliere di FdI Antonio Saccinto è stato letto a introduzione della serata di venerdì che ha concluso il ciclo di incontri a Corsico per celebrare la Giornata internazionale contro l’omotransfobia.
La rassegna contro l’omotransfobia: gli eventi a Corsico
La rassegna ha incluso l’inaugurazione del capolavoro firmato da Mario Jin (collettivo di writers We run the streets), il murale dedicato a Raffaella Carrà e alla lotta ai pregiudizi. Poi, un incontro su un gioco realizzato da Clara Gargano per il cambiamento sociale. Infine, sempre grazie all’organizzazione di Agedo e CGD Milano, in sinergia con l’Amministrazione, si è tenuto il partecipato incontro con Gianmarco Negri, primo sindaco transgender (female to male) d’Italia, con la proiezione del documentario firmato da Elena Comoglio e la presenza proprio di Negri che ha portato la sua testimonianza e risposto con attenzione alle domande del pubblico.
Il sindaco di Corsico ha introdotto la serata
Il sindaco Stefano Martino Ventura ha aperto l’iniziativa proprio con il messaggio pubblicato “dal consigliere di minoranza. Incontri come questo servono decisamente a opporsi a discriminazioni e ignoranze, purtroppo presenti anche all’interno delle istituzioni. Ignoranze che sono urgenze da combattere”.
L'emozionante racconto personale di Gianmarco Negri
La testimonianza di Negri è passata dal racconto di quando era “Maria, una bambina e una ragazza infelice. Il mio percorso mi ha portato a una rinascita personale importante e per questo devo anche ringraziare le tante persone che mi hanno supportato, ignorando i pregiudizi e consentendomi di ricoprire l’incarico di sindaco a Tromello, nella provincia pavese. Non è stato facile – ha ripercorso Negri –, ci sono state espressioni violente, insulti. Ma sono stati proprio i cittadini a isolarle e a darmi la forza per continuare”. Un racconto emozionante, narrato nel documentario “Good times for a change” che ha ripercorso i giorni delle elezioni, della campagna elettorale e poi del successo di Negri.
Il commento dell'assessora Angela Crisafulli
“Una serata importante, di crescita e di impegno – ha commentato l’assessora Angela Crisafulli –. Meravigliosa anche la figura della mamma di Gianmarco, da sempre vicina al figlio: un esempio per tanti genitori e famiglie. L'omotransfobia rimane un’emergenza sociale da contrastare con ogni mezzo. Il primo è informarsi, ascoltare, prendere parte alle testimonianze che raccontano un mondo ancora ingiusto, dove i diritti fondamentali e civili vengono calpestati. Il cambiamento è doveroso, dobbiamo continuare su questa strada”.
“A change is gonna come. Oh yes, it will”
Una strada che nel 2023 sembra ancora in salita, fatta di pregiudizi, ingiustizie e feroci discriminazioni, a partire dalle parole. Parole che dovrebbero essere calibrate col buonsenso, prima di tutto, equilibrate nel rispetto. Ma il successo dell’incontro fa riflettere e collocare quelle parole di disprezzo in un angolo buio, lì dove devono stare. E una meravigliosa canzone ce lo ricorda: “A change is gonna come. Oh yes, it will”.